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Venti di guerra fredda su Apple: il Cremlino teme lo spionaggio via Mac e iPhone

Il Cremlino teme lo spionaggio via Mac e iPhone. Secondo quanto riporta il sito in lingua inglese di Itar-Tass, il ministro delle Comunicazioni russo Nikolai Nikiforov ha chiesto ad Apple di fornire al governo l’accesso al codice sorgente di Mac e dispositivi iOs, per avere modo di controllare che non siano utilizzati a scopo di spionaggio.  La proposta sarebbe stata fatta all’inizio di luglio, in un incontro del ministro con Peter Engrob Nielsen (top manager in russia per Apple) e Vyacheslav Orekhov di Sap, azienda tedesca specializzata nella consulenza software. «Le rivelazioni di Edward Snowden nel 2013 e le dichiarazioni pubbliche dei servizi di intelligence statunitensi a proposito del rafforzamento della sorveglianza della Russia nel corso del 2014 – ha detto Nikiforov in un comunicato – hanno sollevato una seria questione di fiducia nel software e nell’hardware di aziende straniere». La mossa non può che rientrare nel contesto del raffreddamento dei rapporti tra Stati Uniti ed Europa da un lato e Russia dall’altro per quanto riguarda la guerra civile in Ucraina, soprattutto dopo l’abbattimento di un aereo di linea carico di centinaia di passeggeri europei da parte dei ribelli filo russi.

il Cremlino teme lo spionaggio via Mac e iPhone

Eppure, per il governo russo, richieste di questo tipo non sono una novità. Microsoft ha accettato una proposta simile nel 2010, concedendo l’accesso al codice di Windows, di Office e di altri applicativi al Servizio federale di sicurezza russo (una delle agenzie che Mosca utilizza per il controspionaggio).

E la Russia di Putin non è la sola ad essere preoccupata della pericolosità che dispositivi come iPhone e iPad potrebbero rappresentare per la sicurezza nazionale. In Cina Apple, poche settimane fa, è stata al centro di una bufera mediatica nella quale la si accusava (a causa del sistema di geolocalizzazione degli iPhone), di mettere a repentaglio non solo la privacy dei cittadini cinesi, ma anche la sicurezza dello Stato.

Per quanto riguarda la Russia, per ora non si sa che decisione prenderà Apple e se a venire coinvolte saranno altre aziende occidentali. Di sicuro il vento della guerra fredda è iniziato a soffiare anche sulla mela morsicata. Chissà se il primo ministro Dmitrij Medvedev, noto fan Apple, riuscirà ad intercedere, anche se i segnali che arrivano dalle alte sfere del Cremlino, dove i dispositivi Apple sono stati scacciati a favore dei Samsung, non sono rassicuranti

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Il ministro delle Comunicazioni russo Nikolai Nikiforov

 

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