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Video digitali, le scelte dei grandi network USA

Siamo agli albori della distribuzione digitale dei video per l’utente finale ma grazie alle prime mosse di Apple nel settore, ora l’intero settore televisivo e cinematografico corre ai ripari cercando nuovi partner.

La migrazione del telefilm su Internet è cominciata.

Se ABC, il network televisivo di Disney e a pieno titolo uno dei canali televisivi di maggior successo in USA con titoli come “Lost” e “Desperate Housewives” si è alleato con Apple per fornire alcuni contenuti alle nuove funzioni video dell’iPod (da vendere per ora solo negli Stati Uniti), gli altri non sono restati a guardare per molto.

Nonostante si rincorrano le voci di imminenti annunci di collaborazioni che Apple starebbe per estendere ad altri produttori cinematografici, questi ora escono allo scoperto con partnership che sembrano voler chiudere le porte in faccia a Steve Jobs e al suo popolare iPod.

La 20th Century Fox e di conseguenza il network tv Fox hanno firmato con Movielink (100.000 film venduti al mese, ad oggi) per una distribuzione alternativa su Internet dei film (si parte con la pellicola Robots) di gran parte delle corporation di Hollywood, con un occhio al video on demand e i formati dedicati a vari tipi di player, come lo sono i nuovi iPod con funzioni video per i portatili o le console per giochi di nuova generazione per quelle da home theater.

Movielink è una joint venture tra Sony, General Electric, Viacom e Time Warner.

La stessa Fox aveva già  sottoscritto con CinemaNow un contratto per distribuire la produzione cinematografica della 20th Century Fox ma, a causa della lentezza con cui si sta diffondendo la banda larga, il successo raccolto finora da questo tipo di iniziative è stato marginale.

Fox non potrà  mai distribuire i vari Star Wars di George Lucas su Internet perché non ne detiene i diritti.

Stanno studiando sistemi di download legali delle serie TV da prima serata anche la CBS (prossima allo scorporo dalla Viacom) e la NBC-Universal (NBC, USA, Bravo, Sci-Fi Channel), come avevamo raccontato qualche giorno fa. La prima con l’aiuto di Comcast (uno dei maggiori operatori via cavo in USA) e la seconda con DirectTV (uno dei due maggiori operatori di tv satellitari in USA), curiosamente parente più prossima della Fox piuttosto che della NBC, vista la proprietà  dell’australiana News Corp di Rupert Murdoch.

NBC-Universal e CBS scelgono il P2P – Peer to Peer (nella fattispecie quello di Peer Impact – Wurld Media), finora considerato solo come mezzo illegale per scambiarsi file di ogni genere. NBC-Universal consentirà  a gennaio di affittare per 24 ore la visione di film e programmi come “Ray”, “Meet the Fockers”, “The Bourne Supremacy”, “The Skeleton Key”, “The Forty Year Old Virgin”, “The Motorcyle Diaries”, “Cinderella Man”, “5th Wheel”, “Blind Date” “Kicking & Screaming”, “Balto”, “The Land Before Time”, “Laura Sin Censura” e “Jerry Springer: Uncensored”.

I clienti di Peer Impact (1 dollaro per show) immagazzineranno gli episodi acquistati nei loro computer per un mese e se altri clienti di Peer Impact vorranno scaricare gli stessi programmi saranno indirizzati ad altri clienti di questo servizio che sono più vicini (in termini di rete e banda) per il download.

AOL non vuole essere da meno e annuncia la nascita di in2TV che, grazie ai contenuti “vintage” forniti da tutte le varie aziende di Time Warner (dalla CNN alla Warner Bros), fungerà  da servizio P2P privato per scaricare programmi trasmessi in TV e persi dal telespettatore che vuole “rimediare”. Anche in questo caso nessun prezzo è stato annunciato ma saranno 4.800 gli episodi disponibili inizialmente, in formato ad alta qualità  AOL Hi-Q, tra i quali “Welcome Back Kotter”, “Sisters”, “Beetlejuice”, “Lois & Clark”, “La Femme Nikita”, “Growing Pains”, “Maverick”, “Wonder Woman”, “Babylon 5” e “Chico and the Man” con 1 o 2 minuti di pubblicità  incorporata impossibile da “saltare” durante la visione.

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