Xpress cammina verso Mac OS X. Lentamente ma cammina.
L’applicativo per l’impaginazione elettronica, l’ultimo prodotto strategico che ancora non è stato convertito per il nuovo sistema operativo sarebbe giunto, infatti, alla fase alfa.
Lo annunciano alcuni siti americani che hanno ottenuto quelle che appaiono essere informazioni precise da sviluppatori che lavorano alla sua implementazione.
Xpress, dunque, starebbe procedendo anche se la velocità non é quella auspicata da Apple e da una larga base di utenza.
Inizialmente si pensava (ma sarebbe meglio dire si sperava, visto che Quark non è mai stata prodiga di particolari al proposito) che Xpress potesse essere pronto per febbraio. Poi si è parlato della primavera, ora è probabile che se effettivamente il pacchetto è allo stadio alfa ben difficilmente si vedrà una versione definitiva prima della fine della primavera stessa se non in estate. Il che significherebbe che per le versioni localizzate (la Passport) potrebbe essere necessario attendere l’autunno. Senza calcolare che Xpress ha una lunga storia di ritardi e di slittamenti rispetto alle date fissate ed auspicate.
Ricordiamo che Apple, proprio a causa della pigrizia con cui Quark ha affrontato il problema della conversione di Mac OS X é stata costretta a rimangiarsi la promessa di lanciare macchine in grado di fare il boot unicamente da Mac OS X a partire da gennaio. L’annuncio, avvenuto la scorsa estate, è poi stato corretto precisando che in ogni caso resteranno in commercio alcune CPU capaci di partire da Mac OS 9. Alla base della decisione proprio la mancanza di una versione per Mac OS X di Quark Xpress che avrebbe obbligato molti utenti a rinviare l’acquisto di nuove macchine professionali.