Raddoppiano i prezzi del servizio di musica on line di Yahoo. A partire dal primo novembre il negozio, lanciato alcuni mesi fa e che opera con la formula dell’abbonamento, dal primo novembre porterà a 120$ dollari l’anno il costo della tariffa che ora è fissata a 60$.
L’incremento dei costi del servizio era stata ampiamente prevista già al momento del lancio da diversi osservatori del settore. Tra questi anche Steve Jobs che nel corso di alcuni eventi si era detto certo che il prezzo non potesse durare a lungo ma che era stato fissato unicamente per lanciare sul mercato l’iniziativa commerciale.
Nonostante il ribasso il servizio in affitto di Yahoo resta meno costoso di quello della concorrenza. Real Networks e Napster, ad esempio, applicano un costo mensile di 15$ contro gli 11,99 di Yahoo.
Secondo Gene Munster, intervistato al proposito della mossa commerciale del gigante di Internet, le cose non dovrebbero cambiare troppo gli equilibri stabiliti. I prezzi bassi di Yahoo avevano impressionato solo all’inizio, mancando però di incidere realmente sul mercato. I consumatori continuano a non essere convinti che sia un buon affare pagare un canone mensile per avere il diritto di ascoltare musica. E non importa se in conseguenza del canone si può avere accesso a tutta la musica che si desidera se il diritto ad ascoltarla cessa nel momento in cui cessa l’abbonamento. Senza contar che al momento la vera chiave del successo è iPod
‘La formula vincente – dice ancora Munster – è quella di Apple. Le canzoni si acquistano per sempre e si ascoltano su iPod. Per questo Cupertino ha il 75% del mercato americano della musica on line’
