Da uno dei pochi stati USA che non è sommerso dalla neve, le Hawaii, vi raccontiamo come è stato accolto l’arrivo nei nuovi prodotti di Apple.
Per sabato mattina del 22 gennaio era prevista l’ufficiale immissione sul mercato del Mac mini, di iLife ’05 e del nuovo iWork, a darne notizia era stato Steve Jobs dal palco del Macworld Expo di San
Francisco, a ricordarlo c’era il sito di Apple (che avvertiva dell’anticipata apertura dei negozi di Apple di un’ora, per l’occasione) ma, a sorpresa, anche una delle televisioni locali (come vedete qui a lato), la sera prima, lo annunciava nel notiziario della sera, la KGMB 9 (affiliata del network CBS): “domattina alle 8,30 l’AppleStore di Ala Moana aprirà prima per vendere il nuovo atteso iPod shuffle e Mac mini”.
Abbiamo visitato sia l’AppleStore della città di Honolulu che il CompUSA, sempre della capitale dello stato delle isole Hawaii, il primo integrato nel maggior centro commerciale cittadino e il secondo con un complesso totalmente dedicato pochi isolati più a ovest, sulla costa dell’isola di O’ahu.
Nell’AppleStore una lunga fila di persone si è accumulata subito in direzione delle casse, dove veniva consegnato un Mac mini a testa e solo a chi lo aveva prenotato o solo ai primi che potevano accedere alle scorte del negozio.
Da Cupertino non devono essere arrivati molti pezzi del Mac mini visto che lo store manager presente ci ha fatto capire che entro un’ora o un’ora e mezza dall’apertura sarebbero stato esaurito il quantitativo a disposizione, pur non potendoci dire il numero di Mac mini in dotazione.
Corpulenti addetti dell’AppleStore, dietro al bancone delle casse, consegnavano i piccoli computer di Apple agli avventori che attendevano la giornata di oggi o per acquistare un Mac mini o per provare i nuovi software di Apple, delusi invece quelli (stimolati anche dalla televisione locale) che speravano di veder arrivare gli iPod shuffle.
“Sono parecchi i negozi anche negli altri stati che ne sono privi, noi qua abbiamo solo alcuni campioni da portare al collo ma non sono in vendita, non abbiamo idea di quando ci arriveranno, in molti ce lo chiedono” ci dice un addetto alla vendita.
Tutti i clienti dell’AppleStore incolonnati alle casse erano entusiasti dei loro acquisti, abbiamo visto comperare sia le novità software che i “normali” prodotti in vendita tutti gli altri giorni, evidentemente aprire un’ora prima aiuta comunque le vendite, qui molto intense.
L’altro punto vendita di Honolulu, CompUSA che, secondo il cartello anticipatovi già nell’articolo di due giorni fa, prometteva di iniziare le vendite del Mac mini alle 9 del mattino, una volta raggiunta l'”area Apple”, mostrava sugli scaffali unicamente varie confezioni di iWork e iLife ma nessun Mac mini a disposizione.
Per potervelo mostrare abbiamo dovuto richiederlo esplicitamente e dal magazzino dopo qualche minuto si è mostrata in tutta la sua miniaturizzazione la scatola del nuovo arrivato della famiglia Mac.
La responsabile delle vendite di CompUSA ci dice che non lo hanno esposto perché ne hanno solo poche decine di pezzi e nemmeno vogliono aprire una scatola, perché dopo non riuscirebbero a venderlo!
Il Mac mini a questo CompUSA viene venduto solo a chi ne fa richiesta, l’acquolina in bocca a tutti gli altri non la vogliono nemmeno creare, hanno troppi pochi pezzi e solo chi sapeva che oggi iniziavano le vendite potrà accaparrarsene uno.
Non per nulla nei pochi metri di strada che la scatola ha fatto dalla porta del magazzino fino all’espositore del corner Apple, senza nemmeno mostrare il suo più attraente contenuto, un cliente del negozio ha avuto modo di dire “carino, cos’è? bello, ne voglio uno anche io di quelli” e un’altro “ehi, dovreste metterli fuori, sennò la gente come fa a sapere che li avete e a comperarli? arrivo ora dall’AppleStore e la fila alle casse era inaccessibile, così sono venuto qui a vedere se era disponibile, me ne stavo andando dato che non ne ho visti in giro”.
