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4 pensieri sugli iMac con Intel

Utenti Mac attuali e futuri ad un bivio.
Con gli annunci del 10 di Gennaio 2006 e con la disponibilità  pressochè immediata dei nuovi iMac, quasi del tutto identici ai vecchi modelli presentati solo ad Ottobre se non fosse per il processore e la scheda video, chi volesse acquistare un modello desktop “compatto” deve fare una scelta: affidarsi al passato o scommettere sul futuro?

La premessa
Ai nostri nuovi lettori o a quelli più distratti è utile ricordare che fino al Giugno 2005 Apple ha sempre sostenuto la piattaforma PowerPC e i processori G4 prima e G5 negli ultimi come punto di forza della propria produzione di computer. Il problema, che si è aggravato negli ultimi mesi prima della conferenza degli sviluppatori del 2005, era l’impossibilità  di inserire dei processori G5 (i modelli piu’ potenti) nei portatili con la mela per offrire prestazioni paragonabili a quelle dei desktop.
Oltretutto IBM era in forte ritardo sulle consegne di processori che arrivassero alla velocità  di 3 Ghz sui desktop.
Il risultato è stato il passaggio all’uso di processori Intel grazie anche al fatto che il sistema operativo di Apple era stato, in questi ultimi 5 anni, compilato anche per i processori alternativi.
Nel Giugno del 2005 Apple annunciò un passaggio graduale in 2 anni, a partire dall’estate 2006 di tutta la sua produzione alla nuova architettura ma 6 mesi dopo, il 10 Gennaio a sorpresa sono stati introdotti sia un iMac con Core Duo Intel che il MacBook pro con lo stesso processore.

Le prestazioni
Anche se Steve Jobs durante la presentazione degli iMac con Intel ha parlato di prestazioni superiori di un fattore 2X dei Core Duo rispetto agli equivalenti (in Mhz) processori PowerPC i dati d’uso reali non possono arrivare a tale livello di accelerazione perché nell’utilizzazione di un programma entrano in gioco tantissimi fattori e componenti oltre alla potenza di elaborazione del processore.

Così dai primi test effettuati sui siti internet USA e pure da qualche piccolo esperimento nostro e dei nostri lettori l’incremento di prestazioni con applicazioni Universal Binary (cioè compilate sia per PowerPC che Intel) appare essere dell’ordine di 1.3X – 1.5X: questo da una parte testimonia la capacità  dei processori G5 di tener testa al singolo Core di Intel e dall’altra il non completo sfruttamento con il codice attuale di tutte le caratteristiche dei nuovi processori.

Il fatto importante è pero’ che allo stesso prezzo sono disponibili macchine con prestazioni attualmente superiori con i programmi appositamente ricompilati e dotati di una scheda video che rende possibile gestire senza problemi l’alta definizione sia in montaggio che in riproduzione.

Diverso è il discorso con le applicazioni “emulate”. In questo caso le prestazioni diminuiscono di parecchio sia perché il vecchio codice PPC deve essere emulato attraverso l’applicazione Rosetta sia perché l’operazione richiede parecchia memoria ed é quindi necessario attrezzare i nuovi modelli con quantitativi superiori rispetto al passato se non si utilizzano esclusivamente applicazioni “native ” per Intel.
Dai primi test riportati anche su queste pagine gli utenti di applicativi di tipo “office” che non necessitano di capacità  elaborative pesanti (fogli di calcolo particolarmente complessi) non si accorgono del fatto che le applicazioni passano attraverso una emulazione e non hanno alcuna percezione evidente dell’attivazione di Rosetta se la memoria è di almeno 1 GB.

La compatibilità 
Sono ancora pochi gli iMac con Intel in circolazione per fare una casistica completa delle possibili incompatibilità : ad avere problemi potrebbero essere alcuni plugin di applicazioni non correttamente interpretati da Rosetta, alcuni driver di periferiche come stampanti non postscript collegate via USB e applicazioni che utilizzano pesantemente Java.

Nel breve periodo di 3-4 mesi molti di questi problemi dovrebbero essere risolti ma già  da oggi gli iMac con Intel sono usabilissimi anche in emulazione a patto, come accennavamo prima, di dotarli di almeno un GB di RAM.

Chi non dovrebbe comprare un Mac con Intel
Ad oggi chi svolge una attività  professionale con un unico Mac o dispone di una macchina molto vecchia su cui non è possibile far girare Mac OS X non è sicuramente il candidato ideale per un Mac con Intel.
I problemi di compatibilità  con vecchie applicazioni e driver potrebbero diventare critici per terminare un lavoro e non si vede a breve (6-8 mesi) l’arrivo delle applicazioni Pro come Photoshop, Illustrator, Flash e tanti dei plug-in in versione Universal Binary.

Affidarsi ad un’unica macchina per svolgere compiti in cui la certezza del funzionamento delle applicazioni e il loro uso intensivo sono necessità  inderogabili è per forza un elemento discriminante verso l’acquisto di qualsiasi modello appena immesso sul mercato anche se, come vedremo il primo iMac con processore Intel è già  un modello con 3-4 mesi di rodaggio.

Visto il passaggio alla nuova piattaforma hardware chi sta accingendo a comprare un nuovo Mac può avere il dubbio di acquistare una macchina che diventerà  obsoleta in breve tempo.

Non e’ questo il caso di un professionista che si affida ad un desktop con processore G5: da una parte abbiamo una configurazione già  ampiamente sperimentata, software ottimizzato ed una vasta gamma di applicativi sicuramente compatibili, dall’altra la certezza che chi domani sviluppa per Mac con Intel ha la possibilità  a costo zero di sviluppare anche per PowerPC (G5) visto che si tratta semplicemente di attivare un check box in fase di compilazione del codice che risulterà  in questo modo Universal Binary per la retrocompatibilità  con le macchine precedenti.
Con qualche decina di milioni di Mac con PowerPC sul mercato sarebbe folle non approfittare di questa opportunità  per uno sviluppatore….

La categoria degli utenti più svantaggiata in questo periodo iniziale potrebbe essere quella dei musicisti: molti pacchetti software dovranno essere ricompilati e, a parte l’ovvio vantaggio di Logic già  mostrato da Apple al recente NAMM in versione UB gli annunci di tantissime aziende del settore presenti all’esposizione californiana sono confortantissimi riguardo uno dei settori in cui la supremazia del marchio Apple è ancora indiscussa.
Del resto le soluzioni Pro audio che necessitano di schede dedicate e certificate sono inadatte a girare su un computer come iMac che non ha slot di espansione e quindi non si pone il problema del loro utilizzo.
Per il CAD, altro ambito professionale in cui la scheda video e il processore potente dei Core Duo potrebbe essere un vantaggio non ci sono annunci di porting a breve a parte quello di VectorWorks dello scorso dicembre che indica l’uscita della versione UB ad una data non ancora precisata. Anche qui l’iMac G5 potrebbe essere ancora una scelta giusta per chi deve terminare i propri lavori in tempi critici. Mentre chi ha già  diverse macchine in studio potrebbe pensare di dedicare temporaneamente un nuovo acquisto con Intel ai compiti più dedicati al multimedia o alla presentazione dei progetti.

Chi dovrebbe comprare un Mac con Intel
La piattaforma hardware con processori Intel e Mac OS X rappresenta in ogni caso il futuro prossimo se non il presente e con l’arrivo della versione UB di applicazioni come Logic, FinalCut Pro di Apple e altre annunciate in questi giorni, chi ha già  un vasto parco di Mac a cui affiancare il nuovo acquisto o chi parte da adesso per sperimentare Mac OS X provenendo dal mondo Windows non dovrebbe avere remore: le applicazioni di iLife già  si avvantaggiano dei nuovi processori e la scheda video supporta senza problemi filmati full HD.

Oltretutto gli iMac Duo Core non sono macchine di inizio serie: l’elettronica “complementare” a processore e scheda video è identica quella degli iMac G5 e ha già  4 mesi di sperimentazione sui desktop degli utenti (si veda questa pagina di ilmioMac per un confronto).

Dai primi report degli utenti sappiamo pure che seppure con due processori le nuove macchine sembrano essere più silenziose (minor intervento delle ventole) e questo detto per un desktop già  di per se poco invadente dal punto di vista dei decibel emessi ne fa ancora di più una macchina adatta al salotto o ai piccoli studi.

Diciamo adatta al salotto perché nei modelli con Core Duo oltre alla uscita ottica per l’audio multicanale permette la gestione senza problemi di contenuti HD (anche con lo standard H264, la lingua franca del video digitale di domani) fino a 1080p e, novità  per questo tipo di modello, la possibilità  di avere un monitor esterno collegato con scrivania estesa senza alcun hack; un computer silenzioso, potente, con uscita DVI collegabile facilmente a televisori con HDMI o DVI e con la possibilità  di oscurare il proprio schermo diventa così una alternativa completa e potentissima anche al già  vendutissimo Mac mini.

Utenza consumer “pura” e switcher che vogliono macchine potenti e stare alla larga dai virus e impicci vari di Windows, utilizzatori con altri Mac da mettere in rete per superare i problemi iniziali di compatibilità  con stampanti non postscript o periferiche con driver non aggiornati e, infine, studenti e sviluppatori che troveranno nell’iMac Core Duo uno strumento di studio per il prossimo step della piattaforma Apple-Intel: il panorama dei possibili acquirenti di un Core Duo è abbastanza vasto e si allargherà  nelle prossime settimane man mano che applicazioni critiche saranno disponibili in versione Universal Binary.

A tutti coloro che sono indecisi ovviamente il consiglio è quello di provare direttamente le nuove macchine presso un rivenditore con il software fondamentale per il proprio lavoro o leggere prima di un acquisto online i resoconti degli altri utenti nell’area dedicata agli iMac con Intel sul nostro forum, nelle pagine redazionali de “ilmioMac” o gli aggiornamenti delle applicazioni principali su AggiornaMac.

E se magari entrate a breve nella schiera di quelli che potremmo definire con uno strambo neologismo con il nome di MacInteliani, date il vostro supporto agli altri utenti raccontandoci che accade con le vostre nuove macchine.
Macitynet aspetta il vostro racconto.

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