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7 giugno 2004: parte la nuova Apple

Da oggi un remix aziendale voluto da Steve Jobs modifica le cariche manageriali all’interno di Apple.

Con l’occasione dell’ampiamente annunciata fuoriuscita dall’azienda di Fred Anderson, il direttore finanziario, per raggiunta età  pensionabile e l’avvicendamento nel ruolo di CFO del suo vice, Peter Oppenheimer, a Cupertino cambinano la posizioni di alcuni manager.

Restano al loro posto, nell’ordine (di responsabilità , ovviamente): Jonathan Ive che presiede tutto il design aziendale assieme a Jobs; Ron Johnson che porta avanti con grande successo il settore degli AppleStore (ormai un’ottantina); Phil Schiller già  capo del marketing aziendale ma spesso anche sostituto/portavoce di Jobs in vari eventi di rilievo.

Avie Tevanian è ora al comando del settore software con Sina Tamaddon e Bertrand Serlet a suddividersi, rispettivamente le applicazioni e il resto del software marchiato Apple.

Per l’hardware i maggiori cambiamenti.

A presiedere il settore un uomo con un lungo curriculum (ultimamente a capo dello sviluppo del sistema operativo ma prima ancora e/o parallelamente presidente di Mirra, WebTV poi UltimateTV di Microsoft, NeXT, Sun, etc.) come Tim Bucher ma poi una netta suddivisione tra chi si occupa di Mac e chi di iPod.

I Mac passano sotto il controllo di Tim Cook, finora direttore delle vendite mondiali di Apple, che dovrà  per forza di cose cercare di ringiovanire i prodotti informatici “tradizionali” ma soprattutto recuperare nei confronti di un rampante iPod, che ha ultimamente sovrastato le vendite dei Mac.

Jon Rubinstein passa alla sotto-divisione iPod assieme a Steve Sakoman (ex Be, ex Palm, ex PalmSource ma molti anni prima già  alla Apple per lo sviluppo del Newton e rientrato a Cupertino un paio di mesi fa) e Tony Fadell (ex disegnatore hardware e software dell’iPod con PortalPlayer, ha lavorato anche presso ASIC, Beatnik, General Magic, Philips, Real Networks, etc.).

Pare proprio che il rallentamento del rilascio di Palm OS 6 sia da addebitare anche all’abbandono di PalmSource da parte di Sakoman.

Il 19 maggio è stato Steve Jobs con una email aziendale ad annunciare i cambiamenti tesi a “riorganizzare e ri-focalizzare i nostri talenti e risorse ancora in modo più preciso riguardo al nostro computer leader Mac e all’iPod che tanto successo ha ottenuto” (3 milioni di pezzi in totale dall’ottobre 2001), da oggi 7 giugno 2004 diventano attivi i nuovi incarichi.

La nuova Apple, in base a queste informazioni, la vediamo come nello schema a lato, speriamo di saperne di più in futuro, anche se abbiamo ben presente che a Steve Jobs piace poco dare un volto a ciò che accade dentro alle mura sicure di One Infinite Loop, Cupertino.

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