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La nuova versione del sistema operativo di Palm riattiva la sincronizzazione fra il Pre e iTunes; la palla passa ora ad Apple, ancora una volta costretta, se non vuol vedere un dispositivo di non sua produzione, interfacciarsi con il suo software per il multimedia, a bloccarne funzionalità .

I cinesi di TCL puntano all'effetto nostalgia di alcuni utenti e vogliono presentare non solo nuovi smartphone con il marchio BlackBerry ma anche con il marchio Palm. Il sistema operativo sarà però Android.

Alcuni ex dipendenti Palm, con altri attuali dipendenti HP anonimi, rivelano al New York Times le difficoltà nello sviluppo di WebOS, e l'inadeguatezza del sistema operativo di Palm nei confronti dei rivali Apple e Google.

Engadget afferma di avere in esclusiva il rendering del futuro tablet di HP/Palm che è uno dei due tablet in fase di sviluppo a Sunnyvale: il primo (nome in codice “Topaz”) sarebbe un modello da 9” e il secondo (nome in codice “Opal”) un modello da 7” . 

Ed Colligan presidente e storico co-fondatore di Palm ha ufficialmente comunicato l'abbandono di PalmOS: dal Pre incluso in poi tutti i dispostivi che verranno saranno basati sul nuovo webOS, mentre gli smarthone business su Windows Mobile.

Prima di iPhone un gruppo di ex dipendenti Apple creò Palm con una serie di palmari e smartphone allora tra i più apprezzati. La società si è estinta ma ora un terminale Palm sta per tornare grazie a TCL

Così come avvenuto per Nokia, anche lo storico marchio Palm potrebbe risorgere sotto nuove vesti: forse sono in arrivo nuovi dispositivi Android a marchio Palm per il 2018

Apple avrebbe assunto Michael Abbott, in passato la persona a capo della divisione software e servizi di Palm, in altre parole la persona responsabile dello sviluppo di webOS. In precedenza ha ricoperto incarichi top in Microsoft, Twitter e diverse altre società hi-tech

Sempre più complessa la diatriba tra Apple e Qualcomm: il produttore di chip modem ora chiede di bloccare la distribuzione di iPhone 8 e iPhone X, brandendo brevetti che aveva acquisito dalla defunta Palm

Ai frigoriferi smart di Samsung con integrato il sistema operativo Tizen, LG risponde con elettrodomestici che integrano il sistema operativo WebOS.

Il Palm Veer fu il primo smartphone che provò a liberarsi del jack audio da 3.5mm, cinque anni prima di iPhone 7

Al CES 2016 LG presenterà il nuovo sistema operativo webOS 3.0 per le proprie TV Smart, con nuove funzioni "Magiche" per rendere ancor più facile l'uso di ogni funzione delle smart TV. Ecco tutte le novità in arrivo

In base ad alcuni indizi online sembra che il marchio Palm possa presto ritornare, questa volta però stampato su dispositivi Android

WebOS, l'interessante ma sfortunato sistema operativo ora nelle mani di LG, arriverà sugli smartwatch. Lo afferma un sito pubblicando alcune immagini, facendole poi sparire.

La gestione dell'acquisizione di webOS costa altri 57 milioni di dollari ad HP. Promesse non mantenute sul lancio

LG ha presentato le suo nuova Smart TV con sistema operativo webOS, con cui tenterà di sfidare la concorrenza di Samsung sfruttando un sistema operativo differente

Al Consumer Electronics Show, manifestazione che si svolge dal 7 al 10 gennaio a Las Vegas, LG presenterà un televisore con il sistema operativo WebOS.

Rubinstein in un'intervista definisce iOS 7 (ma non solo) ispirato a numerose funzioni e caratteristiche di webOS, sfortunato ma apprezzato OS mobile del Palm Pre. Ripensa poi alla vendita di Palm ad HP, pentendosi della decisione.

Shopping della casa della mela per alcuni brevetti che appartenevano a Palsource, una società frutto della separazione del business software da quello hardware decisa dalla vecchia Palm, acquistata in seguito dalla giapponese Access. Acquisiti anche brevetti di Geoworks e Bell Communications Research.

WebOS ha trovato una nuova casa. LG ha comprato i diritti sul codice sorgente da HP e utilizzerà probabilmente lo sfortunato ma interessante sistema operativo sulle smart TV di nuova generazione.

LG sta studiando nuove smart TV nelle quali sarà incorporato il sistema operativo WebOS. I lavori sembrano stiano procedendo da mesi e il produttore di apparecchiature elettroniche ha inviato alcuni dei suoi sviluppatori a Sunnyvale per farli lavorare di concerto con gli ingegneri di HP.

HP perde un altro importante pezzo del gruppo che lavorava a WebOS, il sistema operativo acquisito con Palm e da pochi mesi reso open source: questa volta si tratta del team di Enyo, responsabile del framework HTML5 di WebOS che migra in massa verso Google.

Meg Whitman, CEO di HP, si mostra entusiasta sul futuro di webOS, da poco reso open source. "webOS sarà migliore di iOS e di Android" dice in un'intervista a CRN, dove promoette anche un rientro dell'azienda nel mercato tablet ma con Windows 8 su ARM.

WebOS perde un altro pezzo importante: dopo Jon Rubinstein è ora il turno di Brian Hernacki, importante personaggio che ricopriva la carica di Chief Architect nella sezione che si occupa del sistema operativo mobile.

Prima di rendere open source WebOS, HP ha cercato di vendere il sistema operativo alla stessa cifra sborsata per acquisire Palm ad aprile dello scorso anno. Tra i potenziali acquirenti Amazon, Samsung, Intel e anche Facebook, gelati dalla richiesta.

HP trasforma webOS in un progeto open source. Sarà messo sul mercato per creare un'alternativa ad Android, ma a rischiare sono anche Microsoft e Nokia e RIM. Incertezza per la qualità dell'impegno diretto di HP e per la scarsità di applicazioni disponibili.

HP comunicherà a breve cosa intende fare con WebOS, il sistema operativo acquisito da Palm rivelatosi nient’altro che un buco nell’acqua, forse per l’incapacità dell’azienda di costruire business intorno al settore mobile.

Secondo l'agenzia di stampa Reuters, HP avrebbe assunto una banca d'affari per trovare il miglior cliente possibile cui vendere webOS. Tra i candidati: Amazon, Oracle, Intel e RIM. Ma non sarà facile spuntare un buon prezzo per un sistema operativo su cui non sono stati fatti investimenti da un anno a questa parte e in cui l'azienda di Palo Alto non ha mai creduto veramente.

Amazon e HP sono in fase di negoziazione e la prima ha già in tasca WebOS. Lo rivela VentureBeat riferendo che la compagnia nota per il commercio elettronico potrebbe sfruttare il sistema operativo un tempo di Palm o sue parti in accoppiata al nuovo Kindle Fire.

Continua la ristrutturazione del settore WebOS in HP: l’azienda di Paolo Alto avrebbe deciso di suddividere la divisione che si occupa del sistema operativo per dispositivi mobile in due unità distinte: hardware e software, una mossa già tentata anni addietro da Palm.

Secondo un sito taiwanese Samsung starebbe valutando la possibilità di acquistare webOS da HP. Il sistema operativo che fu di Palm darebbe alla società coreana la possibilità di prepararsi un'alternativa nel caso Google dovesse puntare con decisione sulla produzione di hardware dopo l'incorporazione di Motorola e combattere ad armi pari con Apple, avendo a disposizione hardware e software sviluppati in casa. Ma webOS darebbe a Samsung anche un'altra carta importante da giocare sul tavolo della partita che gioca contro Apple.

Jon Rubinstein, “padre" di WebOS, eliminato dal ruolo chiave di capo della WebOS Global Business Unit. Al suo posto arriva Stephen De Wit, sin dal 2008 già impiegato nella divisione Personal System Group di HP.