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Il potentissimo ex Senior Vice President iOS Software di Apple ha pubblicato un tweet per i venti anni di Mac OS X. Oltre al suo lavoro per iOS, Forstall deve essere ricordato per importanti contributi al sistema operativo del Mac.

Per la guerra legale su Fortnite, Epic chiama a testimoniare Scott Forstall, ex responsabile iOS di Cupertino, ma Apple risponde che gli è impossibile farlo...

Da top manager di Cupertino, che ha lavorato con Steve Jobs su iPod, iPhone e iPad, Scott Forstall ora produce show di Broadway. L’ex dirigente spiega come in Apple incentivava la creatività e come è nata Apple TV

L’ex senior vice president Apple responsabile di iOS, "lo zar di iOS", allontanato da Apple ma che secondo alcuni avrebbe dovuto occupare il posto di Jobs, parlerà della nascita di iPhone

Sbirciamo nei laboratori segreti e nella storia di Apple con il confronto dei prototipi iPhone. Prima di diventare lo smartphone definitivo c’erano due versioni in competizione: quella di Tony Fadell e di Scott Forstall

Per anni è stato considerato l’erede di Jobs: dopo la cacciata da Apple Scott Forstall è scomparso dai radar ma in una rara intervista, a sorpresa, non spara a zero su Cupertino: “Sono felice che continuino a sfornare grandi prodotti”

Scott Forstall co-produrrà il musical di Broadway Fun Home, insieme alla moglie Molly. Lo show dell'ex Apple, ora consulente Snapchat, debutterà domenica.

L’uomo che era un tempo “lo zar di iOS” è, tra le altre cose, anche advisor di Snapchat, la società che propone l'omonimo servizio di messaggistica istantanea per smartphone e tablet La scoperta in alcuni documenti pubblicati da WikiLeaks.

Da tempo non si hanno notizie di Scott Forstall ex zar di iOS. L'ipotesi è che il silenzio sia dovuto ad accordi precisi, come accade sempre per i top manager che custodiscono segreti industriali. Probabile che Forstall conoscesse i piani di Apple Watch

Kim Vorrath, a Cupertino dal 1987, è una donna non conosciuta dal grande pubblico ma conosciuta bene all'interno della casa della Mel: è lei che di occupa di coordinare la riparazione dei bug di iOS e OS X. Irascibile e imprevedibile, del suo carattere fece le spese anche Scott Forstall

Scott Forstall ex Senior Vice President del software iPhone pare abbia viaggiato molto ultimamente: è stato diverse volte in Italia e Sud Africa. Ora si occupa di dare consigli a startup e si sta dedicando alla filantropia, forse in attesa di avviare una sua società

L’ex Senior Vice President del software iPhone non avrebbe più alcun vincolo con Apple e un anno dopo l’allontanamento dal suo incarico sarebbe ora libero di andare dove vuole.

Nel processo di revisione giudiziaria che vede contrapposte Apple e Samsung potrebbero essere chiamati a testimoniare Scott Forstall, il dirigente in passato a capo del team che ha sviluppato iOS, e il responsabile Worldwide Marketing di Apple Phil Schiller.

Lo sviluppatore principale che lavorò al progetto del WebKit, racconta che l’idea di Carbon, la libreria che consentì la transizione da Mac OS Classico a OS X, fu di Scott Forstall. Un’arma a doppio taglio che, da una parte permise di convertire vecchie applicazioni, dall’altra frenò per un periodo la transizione verso il più robusto e completo ambiente Cocoa.

Tony Fadell, papa' dell'iPod approva la scelta del management di Cupertino sull'esclusione di Scott Forstall. "Scott ha avuto quel che meritava" ha dichiarato Fadell alla BBC. il papa' di iPod prevede un clima più sereno all'interno di Apple e grandi successi a venire.

Mappe, Siri e iAd: “creature” che funzionano poco e male e che fanno puntare il dito contro Scott Forstall. Senior Vice President della sezione iOS Software in Apple, in altre parole la persona che ha la completa (o quasi) responsabilità su tutto ciò che riguarda le scelte in materia software sui dispositivi Apple.

Secondo una rivista specializzata in leadeship ed innovazione il candidato ideale per prendere il posto di Jobs non sarebbe nè Cook nè Schmidt, ma Scott Forstall. L'attuale capo del software di Cupertino avrebbe visione e dinamismo e sarebbe anche un ottimo candidato pubblico. Cook in fondo alla lista e davanti unicamente ad improbabili outsiders.

All'inaugurazione del nuovo Apple Store di Convent Garden a Londra ha partecipato Scott Forstall. Il dirigente della Mela che si occupa dello sviluppo di iOS e del software ha sostituito Ron Johnson, responsabile della catena retail di Apple, tradizionalmente presente alle inaugurazioni degli Apple Store oltre oceano.

Per anni è stato lo zar di iPhone e il possibile erede di Steve Jobs: ufficialmente Apple si è sempre opposta al jailbreak, ma Forstall ne consigliò l’uso a Pandora per un obiettivo preciso

Aveva una interfaccia utente con ghiera come iPod, ma Jobs bocciò il progetto sul primo iPhone e diede un ultimatum: due settimane di tempo per fallire o cambiare il mondo

L’ex boss di iOS Scott Forstall è rimasto in silenzio fin dal 2012: nella sua prima intervista spiega perché Steve Jobs ha avviato il progetto di iPhone

Nel nuovo procedimento che vede contrapposte Apple e Samsung, per il riesame del metodo con il quale è stato stabilito il risarcimento, a marzo potrebbero testimoniare attuali ed ex dirigenti di Apple quali Phil Schiller, Greg Joswiak e Scott Forstall.

Non ne avete mai sentito parlare, eppure due sue app sono presenti in tutti gli iPhone venduti al mondo. Si chiama Scott Goodson ed è lo sviluppatore delle app Calcolatrice e Borsa, di serie con iOS fin dal primo iPhone del 2007

Per il nuovo processo che partirà a fine marzo, sia i legali di Apple, sia quelli di Samsung hanno elencato alcuni possibili testimoni. Ci sono i nomi di Phil Schiller, Senior Vice President Worldwide Marketing della casa di Cupertino e, ancora una volta, quello di Scott Forstall, l'ex zar di iOS

Secondo un sito americano il ritorno di Bob Mansfield sui suoi passi è merito della partenza di Forstall. «Pià facile convincerlo dopo avere messo fuori dalla società il capo del settore iOS»

Forstall secondo alcuni giornali americani sarebbe stato cacciato per non aver voluto firmare la lettera con la quale Apple si scusava per gli errori e i problemi di Mappe. L'episodio è stato solo l'ultimo di una lunga serie con i quali l'ex capo di iOS ha scavato un fossato tra lui e il resto della dirigenza.

Apple annuncia una rivoluzione ai vertici. Se ne vanno Forstall, potentissimo ed influente capo del settore iOS, e John Browett, responsabile dei negozi. Pagano errori pesanti come il contestato lancio di Mappe, i fallimenti di iAd e le retromarce sulle novità introdotte nella politica di gestione degli store. Sale la stella di Ive che diventa anche capo dell'interfaccia umana, a Mansfield il compito di gestire un nuovo settore che si occuperà di wireless e di processori.

Scott Forstall al processo Samsung parla delll'inizio di iPhone, nome in codice progetto Purple: «Quando nacque iOS  l'obbiettivo massimo era la segretezza. Come in Fight Club la prima regola era non parlare del progetto a nessuno». E su Samsung e la possibilità che Apple abbia copiato dai Coreani: «Volevamo l'eccellenza: per questo non aveva senso guardare quel che stavano facendo loro»

Scott Forstall vende il 95% del proprio pacchetto di azioni Apple incassando la cifra record di 38,7 milioni di dollari. Ma al top dirigente di Apple responsabile della sezione iOS di Cupertino spettano altre 250.000 azioni della Mela tra il 2013 e il 2016.

Attuali ed ex dirigenti di Apple, inclusi il CEO Tim Cook e l'ex zar di iOS, Scott Forstall, sono stati chiamati a comparire nel processo che vede la Mela contrapposta ad Epic Games e le cui conclusioni potrebbero portare allo sconvolgimento del funzionamento dell'App Store.

L'ex dirigente della Mela Scott Forstall ha rivelato che Apple ha cercato di rendere iMessage un vero e proprio standard ma i vari carrier sono stati riluttanti e l’idea fu abbandonata.

Troppi errori e scelte sbagliate. Ex sviluppatori che hanno lavorato a vario titolo sull’assistente vocale della Mela in un articolo puntano il dito contro l’uomo che Scott Forstall aveva assegnato a capo del progetto Siri.