AMD fa qualche passo avanti rosicchiando quote di mercato ad Intel. Il progresso, come dimostra una ricerca di mercato appena pubblicata da Mercury Research, è minimo, appena un decimo di percentuale in progresso (da 15,6% a 15,7%), ma pur sempre significativa perché rappresenta un pur piccola inversione di una tendenza che si stava facendo preoccupante per la società di Sunnyvale.
Nonostante questo AMD non può certo riposare sugli allori perché se da anno su anno si passa ad esaminare i dati trimestre su trimestre si scopre che Intel è salita dall’81,7% all’82,5% mentre AMD è scesa dal 16,6 al 15,7%. In aggiunta a questo il trimestre 2002 su cui AMD manifesta qualche progresso è stato probabilmente il peggiore della storia recente della società .
Secondo Mercury Research sarà interessante vedere che cosa accadrà a fine anno quando AMD avrà lanciato i suoi Athlon 64 e Intel risposto con Prescott, il chip di nuova generazione destinato a prendere il posto degli attuali Pentium 4.
Tra gli altri protagonisti del settore fa qualche passo avanti anche la tribolata Transmeta che sta cercando una sua collocazione di mercato ben precisa. La società che ha tra i suoi fondatori anche Linus Thorvalds e specializzata in processori a basso consumo, va pure avanti di un decimo di percentuale, passando dall’1,7 all’1,8%.
Complessivamente il quarto fiscale che si è chiuso, pur non soddisfacente dal punto di vista dei numeri (le vendite sono state al di sotto della norma), secondo Mercury Research dovrebbe essere accolto con soddisfazione da parte delle società che operano in questo campo, in quanto sono state molto rilevanti le vendite di chip per portatili i cui margini sono più elevati di quelli dei processori per desktop.