Pesante passivo per ATI. La società canadese ha infatti denunciato perdite per 170 milioni di dollari, in linea con le previsioni dei mesi scorsi, ma, comunque al di sotto di quanto non sperasse ad inizio anno il management.
Secondo quanto riferito in un comunicato il cattivo andamento è dovuto, essenzialmente, al calo delle vendite dei computer PC che rappresentando l’80% del business ha trascinato al ribasso anche il mercato dei chip. Poco, dice ATI, anche l’interesse nel settore delle schede ‘after market’. Il declino in questi ambiti non è stato che solo parzialmente riparato dalla crescita (+60%) nell’ambito delle macchine portatili.
ATI prevede per il prossimo trimestre un incremento del fatturato del 15% e un aumento dei margini di profitto, grazie all’introduzione di nuove schede video.