Gli abbonamenti ai negozi di musica on line sono troppo costosi. Questa l’opinione espressa un campione di pubblico intervistato da Parks Associates. Secondo quanto ha rilevato la società di ricerche di mercato questa opinione è diffusa su scala mondiale visto che a pensarla in questo modo è il 62% dei britannici, il 49% dei francesi, il 52% dei tedeschi e il 56% dei cinesi.
Il prezzo oggi praticato, che è generalmente di 15 dollari al mese, viene ritenuto troppo elevato per il servizio offerto. La musica non viene infatti realmente acquistata, ma si ottiene un diritto all’ascolto dei brani presenti nelle librerie dei negozi fino a quando si paga l’abbonamento, diritto che cessa una volta sospeso il pagamento. Secondo i clienti per questo tipo di offerta il prezzo giusto sarebbe di una decina di dollari.
Secondo quanto si apprende da Park Associates la notizia non è affatto buona per i vari protagonisti del settore che, usando una tecnologia di Microsoft, concedono musica in affitto. Nessuno di essi infatti appare in grado di scendere sotto i livelli di prezzo attuali, almeno non è in grado di farlo chi vende solo musica, senza altre fonti di profitto. Solo Yahoo tra i vari negozi di musica on line pare avere la forza di poter mantenere i prezzi sotto i 10$ al mese, cosa che, per altro, sta facendo in questo momento, grazie al fatto che la musica è solo un “pretesto” per generare altre fonti di profitto.
Una notizia ancora peggiore tra quelle che emergono dall’indagine di Park Associated riguarda il fatto che gli intervistati sono ben poco propensi, in maggioranza, semplicemente a pagare per la musica digitale. Ben un terzo crede infatti che il servizio di download debba essere completamente gratuito.
