Migliaia di computer in uffici, università , istituzioni pubbliche che dipendono dal governo coreano dal 2007 non utilizzeranno più software proprietario ma solo sistemi operativi e programmi open source. L’annuncio è stato dato dal ministero dell’informazione della Sud Corea che iscrive questa scelta in un più generale piano di de-enfatizzazione della rilevanza del sistema operativo Windows e della suite Office nell’ambito dei ministeri e di tutti gli enti pubblici.
Secondo quanto riferito dalle autorità del paese asiatico il 30% dei computer server e software entro il 2007 utilizzeranno Linux e altri sistemi operativi non proprietari; la stessa scelta verrà fatta per database, sistemi di scrittura e persino prodotti per la navigazione e l’uso di Internet.
Secondo i calcoli della Sud Corea l’abbandono di Windows determinerà un risparmio annuo di 300 milioni di dollari.
Il mese scorso il paese asiatico, uno dei più tecnologicamente avanzati del lontano Oriente, con Giappone e Cina, ha lanciato un progetto per un sistema operativo Open Source destinato al mercato asiatico.