Un’altra sconfitta per Sony nella vertenza giudiziaria che la oppone a Connectix. Nella giornata di ieri, infatti, al Corte Suprema ha respinto la richiesta di appello avanzata dal colosso Giapponese.
L’appello alla Corte Alta era stato avanzato dopo che la nona corte distrettuale di San Francisco aveva giudicato legale la commercializzazione della Virtual Game Station, un emulatore per PlayStation che gira sia sua Mac che su Windows. Sony, in coordinamento con altri produttori di consolles che si fondano su sistemi proprietari come Nintendo e Sega, aveva chiesto alla Corte Suprema di respingere il decreto del tribunale sottolineando che questo colpiva pesantemente gli interessi di Sony utilizzando la mera copia del Bios del sistema operativo.
Al contrario Connectix aveva sollecitato la Corte Suprema a respingere la richiesta di Sony sostenendo di avere attuato un processo di reverse engineering, perfettamente legale negli USA, e di avere costruito una propria versione del sistema operativo.
Ora, dopo questo nuovo stop, resta aperto un nuovo procedimento giudiziario, sempre a San Francisco, nel quale Sony cercherà di dimostrare ancora una volta l’illegalità del processo che ha condotto alla creazione della Virtual Game Station.
Altra sconfitta per Sony contro Connectix
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