Anche AMD ha cominciato a produrre chip da 90 nanometri. L’annuncio è giunto direttamente dalla società di Sunnyvale.
I primi processori costruiti con la stessa tecnologia dei Pentium 4 e dei PPC 970FX sono Athlon 64 della serie Oakville destinati al mondo dei laptop. AMD, infatti, inizialmente utilizzerà l’affinamento dei circuiti non per incrementare la potenza, ma per ridurre i consumi così da allettare i produttori di portatili con CPU meno esigenti in termini di assorbimento di energia. Il taglio ai consumi, secondo alcune fonti, sarà del 10% rispetto a processori Athlon tradizionali, costruiti con circuiteria da 130 nanometri.
Successivamente AMD esporterà la nuova tecnologia anche agli altri prodotti della gamma, partendo dagli Opteron per finire ai Sempron. Entro la metà del 2005 tutti i suoi chip dovrebbero essere a 90 nanometri con benefici che ricadranno anche sulle dimensioni dei processori.
AMD, come Intel e IBM prima di lei, ha avuto diversi problema nel migrare alla nuova tecnologia. Inizialmente il lancio di processori da 90 nanometri era previsto per la fine del 2003, un traguardo che non è stato possibile rispettare. Lo stesso Oakville, fanno notare alcuni media americani, non doveva essere il primo, ma il secondo processore costruito a 90 nanometri; ma viste le difficoltà incontrate AMD decise che Odessa, che doveva essere il precursore della serie, fosse reingegnerizzato a 130 nanometri.