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Anche in Italia un provider ufficiale per Apple?

Apple ha raggiuto un accordo in Gran Bretagna per fornire a tutti i suoi clienti accesso ai servizi Internet gestiti dal provider Demon. Il contratto replica esattamente quello da tempo attivo negli USA con Earthlink e comporta la preinstallazione di un pacchetto per la connessione su ogni Mac vednuto.La partenership tra Demon, il principale provider inglese, e Apple appaiono essere essenzialmente economiche. Cupertino riceverà  una percentuale dei contratti stipulati da Demon con utenti Mac; visto che il costo dell’abbonamento non è irrisorio (si tratta di circa 400.000 lire l’anno) e considerata la ottima immagine di cui gode Demon in Gran Bretagna i profitti potrebbero essere considerevoli.L’aspetto più interessante è che Apple “entro l’anno stipulerà  accordi simili in quattro o cinque tra le principali nazioni europee”, come ha detto Paul Cagni, responsabile della filiale del nostro continente. Se tra queste ci sarà  anche l’Italia al momento non siamo in grado di dirlo, ma è potrebbe essere probabile visto che la Penisola rappresenta il quarto mercato per Apple in Europa anche se sorge qualche dubbio sul successo che potrebbe avere una partenership simile nel nostro paese.In Italia, dove, al contrario di quello che accade altrove, gli ISP gratuiti vivono e prosperano (almeno per ora) senza grossi problemi, quasi nessuno paga più le connessioni ad Internet. La stessa Apple da tempo include nel set up iniziale una serie di providers gratuiti come Libero e Tin ad esempio. Pare difficile credere che anche ponendo un provider esclusivo a pagamento come unica scelta gli utenti Mac italiani possano decidere di abbandonare Libero, Wind, Kataweb e chi più ne ha più ne metta, accollandosi un costo annuo che comporta scarsi benefici rispetto agli ISP gratuiti.L’alternativa sarebbe stipulare un accordo con un provider gratuito che offra servizi specializzati agli utenti Mac. Ma in questo caso ci pare difficile individuare qualche forma di partnership che possa produrre un ritorno economico sia al provider che ad Apple.In prospettiva potrebbe essere più interessante incrementare servizi attualmente a pagamento ma poco diffusi e che offrono un reale vantaggio rispetto agli ISP gratuiti. E’ il caso delle flat o delle mini-flat disponibili ovunque in Italia o anche degli abbonamenti ADSL che però sono scarsamente diffusi per la copertura ancora relativa sul nostro territorio oppure ancora degli abbonamenti a servizi satellitari. Ma se si esclude la flat, che non hanno costi di molto più alti del servizio proposto da Demon in Inghilterra con la differenza che là  una volta pagata la connettività  si pagano poi anche le telefonate mentre con una flat non si paga più nulla in chiamate, si tratta di servizi ancora troppo costosi o che comportante l’acquisto di apparecchiature complesse che impongono anche l’installazione.

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