La pubblicità televisiva più famosa del mondo è quella di Apple, che andò in onda una sola volta sugli schermi di decine di milioni di televisori, in occasione del lancio del Macintosh, proprio nel gennaio 1984 durante la finale del football NFL.
Il rito si ripete ogni fine gennaio col SuperBowl e la stragrande maggioranza dei televisori del nord America è sintonizzato proprio per questo evento.
Quest’anno a San Diego in California i Bucaneers di Tampa Bay e i Raiders di Oakland si scontreranno per il titolo 2002/2003, o XXXVII SuperBowl , e alla nostra mezzanotte tra domenica e lunedì (per noi su Tele + Nero ) cominceranno le trasmissioni.
Le pubblicità che interrompono invece la diretta USA, sul network ABC (dopo la Fox dello scorso anno e la CBS del 2001), sono tra le più pagate (oltre 2 milioni di dollari/euro per 30 secondi di spot, aumento del 10% rispetto alle tariffe dell’anno prima ma non il massimo, raggiunto nel 2000 col prezzo di 3 milioni di dollari) e tra, evidentemente, le più viste.
Come ogni anno ogni inserzionista punta a stupire con spot efficaci e nuovi.
Apple sarà presente con la pubblicità dei nuovi PowerBook interpretata dal giocatore di basket Yao Ming (2 metri e 30 d’altezza) e l’attore Verne Troyer (Mini-Me di Austin Powers)?
A leggere la lista del ben informato Ad Age pare di no, ma toccherà attendere l’evento sportivo per averne la certezza.
Protagonisti sportivi come Yao Ming e un significato molto divertente come quello espresso in questo spot potrebbero avere un’efficacia elevatissima sul pubblico del SuperBowl.
Negli scorsi giorni abbiamo avuto la conferma che in Italia non vedremo mai questa pubblicità sui nostri teleschermi , una scelta motivata dai “costi alti degli spot tv in mercati così piccoli”.
