Ce ne sono a decine: Secure Digital, MultiMediaCard, CompactFlash, miniSD, xD, SmartMedia, TransFlash, MemoryStick, MemoryStick Duo. Ma non basta. Nella lotta per la conquista di un posto al sole nel crescente settore delle memorie allo stato solido, utilizzate per telefoni cellulari, macchine fotografiche, palmari e via dicendo, adesso arriva anche il formato M1/4-Cards, che sta per Micro 1/4 Card, sottolineando le dimensioni (un quarto delle altre sorelle “maggiori”).
I vantaggi starebbero innanzitutto nel costo di produzione, minore di quello di molti prodotti della concorrenza. Basata sul chip per la connessione Usb 2.0, infatti, le schede di memoria risultano veloci ed economiche nel consumo di energia.
Ma non è finita, perché le M1/4-Cards dovrebbero risultare anche più facili da sfruttare, dal momento che il software che le gestisce dovrebbe essere più semplice da creare. E il formato tecnologico, sulla falsariga di quanto fatto da Ibm per i processori Power, sarà Open Source.
Comunque, per non partire “svantaggiate” nella lotta per il controllo del mondo delle schede di memoria, le aziende che costituiscono il consorzio hanno stabilito che il formato fisico della carta si adatti a sfruttare lo slot comune al formato SD-MMC.
Il nuovo formato, appena definito da un punto di vista progettuale ma non ancora implementato per quanto riguarda le aziende che realizzano i prodotti in cui esse vanno sfruttate, non sono quindi ancora pronte per la distribuzione. Ma lo saranno entro un anno, con un plateau di almeno 40 aziende nel consorzio per le M1/4-Cards.