Una nuova tecnologia di comunicazione proposta da uno dei più prolifici autori di alcune tecnologie legate ad Internet sta generando molto interesse all’interno della comunità delle società legate al web.Il BXXP (Block Extensibile Exchange Protocol) è l’idea di Marshall Rose, un esperto in gestione di reti, messaggi e servizi di directory e che è, tra l’altro, uno dei personaggi che ha contribuito a scrivere molti protocolli chiave del mondo di Internet, inclusi il POP3 (Post Office Protocol 3), l’SMTP (Simple Message Transfer Protocol) e l’SNMP. L’ultima “creatura” di Rose è un framework d’uso generico che consente di creare applicazioni internet basate su protocolli e che può essere utilizzato in alternativa all’ormai anziano HTTP utilizzato per effettuare il browsing delle pagine web.Questo nuovo protocollo dovrebbe consentire di ridurre in modo drastico il tempo necessario per prototipizzare e costruire applicazioni basate su Internet grazie a particolari tecniche che permettono riusabilità del codice e scambio di dati tra sistemi.BXXXP è essenzialmente un toolkit con il quale gli sviluppatori possono costruire velocemente protocolli per tutta una serie di applicazioni tipo instant messaging, trasferimento file, negoziazione contenuti, gestione reti, scambio meta-dati. Dal momento che è sfruttata un’architettura peer-to-peer, il BXXP rappresenta un’ottima base per la creazione di protocolli con i quali gestire applicazioni distribuite in file-sharing (es: Gnutella, iMesh e Freenet).Tra le caratteristiche più interessanti del BXXP la possibilità di trasportare più dati simultaneamente in unità denominate “canali”. Con questo sistema, un utente può, ad esempio, chattare e trasferire file contemporaneamente, sfruttando direttamente l’applicazione che gestisce la connessione in rete. Il BXXP funziona su TCP in alternativa all’HTTP o ad altri protocolli proprietari, ed utilizza l’XML come mezzo di trasporto delle informazioni (queste ultime possono ad ogni modo essere di qualsiasi tipo: immagini, dati o testi).L’HTTP è nato principalmente come protocollo per il trasferimento di documenti ipertestuali ed è l’ideale per il web browsing ma non rappresenta la scelta migliore se è necessario, ad esempio, effettuare il trasferimento di dati XML. L’HTTP, inoltre, non supporta scambi simultanei tra gli utenti (per questo tipo di applicazioni, gli sviluppatori hanno creato, in effetti, protocolli di tipo proprietario). Il BXXP non soppianterà l’HTTP in tutto e per tutto ma potrà essere utilizzato quando sarà necessario sviluppare nuovi protocolli applicativi.La Invisibile Worlds, una nuova società creata da Marshall Rose (55 dipendenti e 12 milioni di dollari di finanziamenti) lancerà nuovi prodotti basati su BXXP a partire dal prossimo anno.
[A cura di Mauro Notarianni]
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BXXP: il successore dell’HTTP?
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