Sconfitta dal mercato, Creative sembra volersi riprendere parte di quello che gli utenti le hanno negato favorendo iPod rispetto alla sua gamma di player digitali passando dai tribunali. Questa l’impressione che si ricava da un comunicato diffuso oggi dalla società di Singapore nel quale si fa cenno ad un brevetto ottenuto dal competente ufficio americano che, una volta ‘messo all’incasso’ potrebbe mettere in difficoltà buona parte della concorrenza, iPod compreso o, in alternativa, fruttare importanti profitti.
Il brevetto in questione, il numero 6.928.433, denominato da Creative ‘Zen Patent’, riguarderebbe la gerarchizzazione dell’interfaccia di navigazione, ovvero la possibilità per l’utente di passare sequenzialmente da uno schermo all’altro. ‘Un esempio – dice Creative – é la sequienza di schermate che si ottengono quando si sceglie un artista, poi un album e infine una traccia’.
Creative avrebbe inventato questa interfaccia nel suo Advanced Technology Center in Scotts Valley, in California ‘permettendo una efficiente ed intuitiva navigazione del contenuto di player con grandi quantità di tracce, cosa non possibile in precedenza’
Per capire che la ‘soddisfazione e l’eccitazione’ attribuiti dal comunicato a CEO Sim Wong Hoo derivino dalla prospettiva di poter mettere in difficoltà Apple, non si deve ricorrere alla fantasia, perchè il testo cita esplicitamente Cupertino e il suo player come prodotti giunti dopo il NOMAD, lasciando intendere che, tra quelli che hanno ‘copiato’ c’é proprio la casa della Mela.
‘TRecentemente – dice ancora Sim – la stampa ha parlato del respingimento di una richiesta di brevetto di Apple, la U.S. 2004/0055446, per un’interfaccia utente in un player multimediale. Questa richiesta è stata inoltrata il 28 ottobre del 2002, mentre una provvisoria era del 30 luglio 2002, ovvero 20 mesi dopo che il nostro NOMAD JUkeboxe con la nostra interfaccia utente è arrivato sul mercato’
Se Creative dovesse spingere, come pare di intendere, sull’acceleratore, potrebbe chiedere ad Apple di versare una parte dei profitti generati dall’iPod per l’utilizzo dell’interfaccia, oppure chiedere anche il blocco delle vendite del player di Apple. Difficile, però, pensare che Cupertino, se la battaglia dovesse scendere sul piano legale, possa arrendersi senza combattere in un’aula di tribunale, cercando di far a sua volta valere i suoi diritti sull’interfaccia che utilizza ormai da anni.