E’ andato peggio delle previsioni il bilancio trimestrale di Roxio. La società americana impegnata in una difficile transizione da semplice produttori di software in fornitori di musica via Internet, ha fatto segnare perdite per 11,9 milioni di dollari. Lo stesso trimestre dell’anno passato si era chiuso con perdite per 1,8 milioni di dollari. Anche il fatturato scende da 27,9 a 22,8 milioni di dollari.
La divisione che si occupa di software appare soffrire in maniera particolare, una sofferenza che si prolungherà anche nel trimestre in corso quando Roxio pensa che sommerà perdite per 47 centesimi per azione.
Le perdite della divisione di musica on line sono di 9 milioni di dollari su un fatturato di appena 1,5 milioni di dollari, ma si deve ricordare che Roxio non ha ancora lanciato il servizio.
Secondo il CEO Chris Gorog l’interesse suscitato dal lancio della beta di Napster 2.0, che tornerà per iniziativa di Roxio come sistema legale per la vendita di canzoni su Internet a partire dal 29 ottobre, è stata ottima. Roxio conta su un successo trainato da Microsoft (che includerà Napster nel suo Media Center) e Gateway, uno dei maggiori produttori americani di computer, che includerà il software su tutti i suoi PC.