Del pensiero di Frank Casanova (direttore marketing del reparto QuickTime di Apple) sulle recenti mosse di Microsoft riguardo al codec di Windows Media Player 9 e alla sua vera o presunta volontà di diventare standard multimediale “aperto”, chiedendolo ufficialmente alla SMPTE – Society of Motion Picture and Television Engineers, abbiamo già raccontato, ma ecco alcuni dettagli in più.
Apple e gli utenti Mac attendono ansiosamente la versione 9 del player multimediale di Microsoft e intanto arriva una osservazione di Casanova, rilasciata a Macworld UK: “uno standard nasce non da un’azienda ma da dozzine che lavorano e cooperano allo stesso progetto, Microsoft finora non ha operato in questo modo, le loro porte sono sempre rimaste serrate, sarà interessante vedere se questa tattica pagherà in futuro, loro continueranno a sviluppare il sistema senza condivisione con l’esterno e quindi nasceranno due sistemi scollegati, con due sviluppi indipendenti”.
Ma Casanova vuole fornire un gesto rassicurante: “Win Media 9 per Mac è comunque atteso benevolmente e da utenti Mac siamo pronti ad abbracciare Win Media 9, RealPlayer e QuickTime perché ognuno ha i suoi pregi, a noi piacerebbe riscontrare la stessa parità che esiste su piattaforma PC, anche su Mac”.
Dal punto di vista di QuickTime, la tecnologia MPEG consta di ben 400 membri che lavorano ad un unico obiettivo e lo standard è aperto. Il recente codec H.264 è meglio rispettato nel settore di quanto riesce a raccocliere WM9.
Quanto alla tecnologia di protezione di copyright, Casanova crede che i sistemi DRM – Digital Right Management di Real e Microsoft, seppur ben noti e diffusi, abbiano finora gestito male tali garanzie richieste dagli autori.
FairPlay di Apple è un sistema molto giovane ma flessibile quanto basta per ottenere dal pubblico e dagli operatori il giusto rispetto.
