Gli investitori danno fiducia ad Apple, ma gli analisti sono cauti sul futuro di Apple. Questa l’impressione generale che sorge dalla serie di commenti rilasciati dagli osservatori del mercato nel corso della giornata di ieri.La prudenza nasce da alcuni fattori ineludibili del clima economico ma anche dal fatto che bisognerà attende prima di capire se Apple ha definitivamente lasciato dietro alle spalle alcuni dei problemi che hanno determinato i problemi dello scorso trimestre fiscale, infine da alcune particolarità del modello di business di Cupertino.”Apple – sostiene in una intervista a News.com Kevin McCarthy di Credit Suisse First Boston – è paragonabile ad una piccola casa di produzione cinematografica. Un film di successo è in grado di avere enormi ricadute sul suo bilancio, ma un flop potrebbe essere pericolosissimo. Nel caso di Apple un altro Cubo, ad esempio, potrebbe mettere definitivamente in discussione la credibilità di Apple se arrivasse in prossimità del momento topico della stagione degli acquisti”.”Non abbiamo alcuna ragione di pensare che il clima generale nel settore consumer stia cambiando – ha detto Richard Chu di SG Cowen Securities – da qui in avanti le cose potrebbero quindi restare difficili”. Chu, che ieri ha addirittura abbassato il suo rating su Apple, non crede quindi che “la doccia calda dell’ultimo quarto possa durare”.C’è anche chi crede che la riduzione dei prodotti a magazzino, la migliore delle notizie di ieri, sia tutta da verificare. “I nostri dati – scrive in un resoconto Don Young di UBS Warburg – indicano che nei canali (ovvero presso i rivenditori) sono presenti quantità di macchine superiori a quelle indicate da Apple. Questo significa che una parte deve essere comunque ancora venduta (e quindi Apple potrebbe essere in difficoltà a consegnarne altre nei prossimi mesi NDR) o che la domanda si sta ancora deteriorando”Infine alcuni analisti credono che Apple potrebbe presto trovarsi in difficoltà per la pressione che verrà applicata sui prezzi dalla crisi dei PC su scala globale.”I produttori – ha detto Walter Winnitzki di J.P. Morgan – pare che ormai abbiano accettato di ridurre i prezzi e quindi i loro margini per aumentare la domanda. Apple potrebbe trovare difficile mantenere gli attuali margini, specie quando nel prossimo anno fiscale comincerà a declinare l’effetto traino, in fatto di aggiornamento, di MacOs X. La questione è: quale sarà il prodotto che spingerà all’acquisto i nuovi utenti?”
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Cautela degli analisti su Apple
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