Se la rivoluzione della musica digitale è iniziata grazie alla maggiore economicità dell’acquisto delle canzoni digitali rispetto a quelle in vendita in CD, siamo davanti all’inizio della controrivoluzione. La si potrebbe pensare così constatando come il disco “Fly or Die” dei N.E.R.D. costi meno in CD piuttosto che se comperato in formato digitale.
La prova la si può fare da sé. Il disco su Amazon/Borders/Target lo si paga nella versione “explicit” (testi non censurati) solo 13,49 dollari (che salgono, chissà perché, a 14,99 dollari se in versione “censurata”), addirittura 11,99 dollari presso Fye Tower Records, da Best Buy e da Circuit City 13,99 dollari, dalle librerie Barnes & Noble 14,23 dollari, dal diffusissimo Wal-Mart 14,88 dollari e da WhereHouse 15,18 dollari. Presso SanGoody invece costa 18,98 dollari.
Se lo si acquista, invece, su iTunes Music Store o Napster in versione AAC/MP3 costa 13,99 dollari, un prezzo di fatto quasi identico o se non superiore a quello di alcuni rivenditori di CD tradizionali.
Chiaramente tutti i rivenditori di CD accettando ordini via web applicano spese aggiuntive per la spedizione o richiedono un minimo di spesa di qualche decina di dollari di più, per avvalersi della spedizione gratuita, mentre su iTunes al costo del download si deve aggiungere solo quello della connessione. In ogni caso è decisamente curioso che un CD, dotato di confezione, spese dei supporti, distribuzione, costi meno di file che non hanno certo spese di questo tipo.
Si noti che la Virgin Records America suggerisce, come vendor ufficiali di questo disco, proprio tutti i nomi precedentemente elencati per il territorio degli Stati Uniti, dove attualmente è completamente legale la vendita di musica digitalizzata, compresa quella di iTunes Music Store.