Apple, con altri partner, sta lavorando per introdurre un sistema di protezione dei contenuti digitali codificati in MPEG-4.
La mossa di Cupertino fa parte di una strategia per la diffusione del nuovo standard MPEG, unanimemente riconosciuto come uno dei più efficienti per qualità e dimensioni dei file, ma al momento non utilizzabile dalle grandi major cinematografiche per la diffusione dei loro prodotti proprio per l’assenza di un sistema di DRM, digital right management, ovvero essenzialmente la protezione dalla copia.
Grazie ad un sistema DRM i file codificati in MPEG-4 potrebbero essere visti, ma non caricati su Internet o duplicati senza il permesso di chi controlla i loro diritti.
Secondo quanto appreso da alcune fonti Internet Apple sarebbe tra i principali protagonisti di uno sforzo per l’implementazione di un sistema DRM in MPEG-4 che potrebbe arrivare a compimento prima dell’estate.
A quel punto MPEG-4, ma anche QuickTime, diverrebbero un sistema affidabile e in grado di sfidare quelli di Microsoft e Real Networks che già implementano uno standard di protezione.