Tra gli articoli più interessanti e chiarificatori di oggi a margine della presentazione dei G5, segnaliamo quello postato nel pomeriggio da Maccentral che mette a confronto le specifiche e le caratteristiche di vecchie e nuove macchine dal punto di vista tecnico.
In particolare meritano di essere sottolineate le parti in cui si affronta, in maniera chiara e comprensibile, la rilevanza del passaggio all’architettura a 64 bit e i vantaggi che derivano dalla piena compatibilità con l’architettura a 32 bit.
Di rilievo anche le note sulla mancanza di cache di terzo livello la cui presenza era giustificata in processori con un front side bus più lento di quello degli attuali G5.
Si chiarisce anche che Apple ha lavorato con IBM per la creazione di un controller di memoria di nuova generazione in grado di supportare fino a 8 GB di Ram ma anche una banda passante di 6,4 GB/sec contro i soli 2,7 GB/sec dei vecchi PowerMac che raggiunge i 16 GB/sec nei modelli a doppio processore che hanno un canale di memoria separato l’uno dall’altro.
Molto interessanti anche le considerazioni di Peter Glaskowsky. Il direttore dell’autorevole rivista Microprocessor Report si dice molto impressionato dalle prestazioni delle nuove macchine e “concorde con le tesi di Apple secondo cui il G5 é il più veloce computer desktop al mondo”. Glaskowsky si dice convinto che realmente i nuovi G5, come ha detto Jobs, possano raggiungere i 3 GHz entro una anno ed aumentare le loro prestazioni in maniera conseguente.
Secondo Glaskowsky la chiave sarà la riduzione delle dimensioni del chip grazie al passaggio alla circuiteria a 0,09 micron. IBM allora potrà aggiungere cache di terzo livello e portare ancora più in alto le prestazioni con un innalzamento della velocità di clock. Apple si sarebbe già preparata a questo nuovo salto di prestazioni sovradimensionando le capacità di raffreddamento del case.