Cambio della guardia al vertice di IBM. La società ha infatti annunciato che dal primo marzo l’attuale CEO, Lou Gerstner, lascerà spazio a Sam Palmisano.
La successione avverrà nel segno della continuità . Palmisano, infatti, è da qualche anno il presidente e il COO (Chief Operatine Office) di Big Blue e ha partecipato a tutte le più importanti decisione strategiche che la società ha assunto nella sua storia recente.
In passato Palmisano ha guidato in prima persona la sezione server e servizi ed è stato a capo della divisione asiatica di IBM.
Gerstner, che resterà per tutto il 2002 in seno alla società come presidente e successivamente come consulente, verrà ricordato come il CEO che ha salvato Big Blue. Arrivato nel 1993 ha operato tagli dolorosi, focalizzando la società in alcuni settori ben precisi (server, servizi, dispostivi per l’archiviazione come gli HD, componenti e processori) permettendo alla sua società di adeguarsi ai nuovi mercati e produrre utili.
Palmisano, che è anche uno dei principali sostenitori della linea che ha condotto IBM a fiancheggiare e promuovere Linux come sistema operativo alternativo a Windows nel settore dei server, dovrebbe proseguire sulla via tracciata da Gerstner.
Da ricordare sul fronte Mac che Sam Palmisano era tra i principali candidati a prendere il posto di CEO alla Apple dopo le dimissioni di Amelio. La poltrona, in effetti, sarebbe potuta essere sua se Jobs, in quei giorni CEO ad interim, non avesse ben presto deciso di mettere radici a Cupertino, spinto in questo (e forse con più di una ragione) dal consiglio di amministrazione.
Gerstner lascia IBM, si chiude un’era
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