Ora è ufficiale: Google sbarcherà in borsa. Nel corso della notte il management della società nata dall’impegno di due giovani universitari, Larry Page and Sergey Brin, ha annunciato un’offerta pubblica per un valore di 2,7 miliardi di dollari.
Società hi-tech con un approccio agli affari creativo ed informale Google riafferma la sua fama anche nel campo della discesa a Wall Street lanciando inusualmente due classi d’azioni, ciascuna delle quali con differenti poteri di voto. In questo modo, sostengono alcuni osservatori, Page e Brin continueranno a mantenere il controllo sulla società stessa avocando a se la maggior parte delle decisioni operative.
Presentando il suo piano di azionariato pubblico Google ha reso noti anche i bilanci, un passo che mette fine alle semplici supposizioni sulla reale capacità di produrre profitti. Nel corso del 2003 Google ha fatturato 961,9 miliardi di dollari con un profitto per 105,6 milioni di dollari. Nel corso dell’ultimo quarto il bilancio parla di un fatturato di 389,6 milioni di dollari con un profitto di 64 milioni di dollari. Altissimo il margine operativo: 62%.
la quotazione di Google in borsa viene interpretata come un segno concreto della ritrovata fiducia nella “iEconomy”, un business che dopo gli anni dell’euforia è precipitata in un lungo e oscuro tunnel segnato da accorpamenti, fallimenti e sanguinose perdite di bilancio.