Potrebbe essere la causa legale hi-tech più ricca mai vista nei tribunali civili italiani quella che è stata avviata da H3G nei confronti di Vodafone, si parla di una richiesta di mega-risarcimento da almeno 84 milioni di euro.
Vodafone avrebbe solleticato i clienti di 3 in possesso di un cellulare UMTS, con scheda USIM bloccata dall’operatore, a passare dai loro punti vendita per sottoscrivere un abbonamento 3G Vodafone, pur mantenendo il cellulare marchiato 3.
Secondo H3G gli addetti Vodafone siano stati istruiti per fornire informazioni sullo sblocco (illegale) dei cellulari di 3.
Come noto il blocco dei telefoni cellulari da parte degli operatori che li offrono è una pratica piuttosto accettata visto che, in cambio di un abbonamento di una durata minima (svariati mesi), il cliente paga molto poco il telefono (20 euro se in affitto o 120 se acquistato) che, se comperato senza abbonamento, costerebbe molte centinaia di euro.
H3G ha dovuto registrare una fuga di clienti quantificata in 70.800 clienti circa in sei mesi.
Per documentare come gli addetti Vodafone hanno operato sui cellulari marchiati (e bloccati) 3, sarebbero state fatte riprese televisive con telecamere nascoste, un po’ come fa di solito i programmi TV “Le Iene” o “Striscia la Notizia”.
Secondo Vodafone il sistema della USIM bloccata limita la libertà del cliente e taglia le gambe alla concorrenza.
H3G in Italia attualmente offre la possibilità di sbloccare il telefono marchiato 3 dopo un anno e tre mesi di utilizzo pagando 200 euro, dopo un anno e quattro mesi il costo si abbassa a 180 euro e dopo tre anni solo 10 euro.