Sarebbero Fred Anderson e Nancy Heinen i due ex manager sul cui operato Apple nutrirebbe ‘seri dubbi’ a margine della vicenda delle stock options. Il nome dell’ex Cfo e della general counsel (un manager cui spettava la supervisione sotto il profilo legale dell’attività e il coordinamento del team di avvocati) è in un rapporto stilato da Shaw Wu e consegnato ai clienti di American Technology Research.
Wu non fornisce alcuna prova diretta delle sue supposizioni, ma cita alcune circostanze piuttosto sospette.
Per quanto riguarda Anderson un elemento concreto è l’abbandono del consiglio d’amministrazione di Apple nei minuti immediatamente successivi all’annuncio della conclusione dell’inchiesta sulle stock options. ‘Lascio ‘ si legge nel comunicato ‘ perché penso che sia nell’interesse di Apple’. Anderson prima di essere consigliere d’amministrazione era stato Chief Financial Officer, ovvero il responsabile del bilancio e di tutte le operazioni di carattere finanziario di Apple. Ad Anderson si deve, tra le altre cose, la esemplare gestione dell’azienda che è oggi una delle realtà più solide del mondo dell’hi-tech ma che quando venne affidata nelle sue mani aveva basi economiche tanto erose ed indebolite nel corso degli anni difficili di Spindler e Amelio da far sospettare più di un analista che la sua cessione o se non addirittura la liquidazione era questione di settimane più che di mesi.
La Heinen, che aveva lasciato Apple improvvisamente e senza alcuna spiegazione il primo maggio, sarebbe l’unico ex manager ad avere reclutato uno studio legale nel contesto dell’inchiesta sulle stock options. Nei giorni della sua improvvisa dipartita da Apple, avvenuta il primo maggio, diversi siti, specie alcuni specializzati in questioni di carattere legale, si chiesero che potesse avere determinato la partenza di Heinen. Nell’impossibilità di formulare un’ipotesi attendibile la conclusione fu che qualunque cpsa fosse accaduta l’evento questo doveva essere di portata molto significativa se aveva condotto Apple a lasciar andare (o a cacciare) non solo uno dei più abili ed esperti avvocati nell’ambito dell’industria tecnologica, ma anche una delle figure più vicine a Steve Jobs. La Heinen era giunta ad Apple quando Cupertino acquistò NeXT; proprio alla Heinen si devette la quotazione in borsa della società fondata da Steve Jobs.
Apple, ovviamente, non ha per ora offerto alcun riscontro a queste opinioni. Cupertino potrebbe fornire qualche dettaglio in più nel momento in cui presenterà la relazione alla Sec.
