Le nuove richieste di Microsoft sul procedimento per esercizio illegale dle monopolio provocherebbero ritardi inaccettabili nella definizione del caso e in definitiva danneggerebbe i consumatori e dunque devono essere respinte. Con questa argomentazione il Dipartimento di Giustizia si è opposto lo scorso venerdì alle manovre di Redmond che, appunto, aveva inoltrato domanda alla corte d’appello perchè il caso venisse rinviato direttamente al massimo grado di giudizio invece che tornare alla corte distrettuale e nel frattempo di bloccare ogni altro giudizio e gli effetti delle disposizioni che verrebbero comminate dalla corte distrettuale dove il caso è stato rispedito.
Il documento del Dipartimento di giustizia, presentato lo scorso venerdì, chiede che il congelamento del caso fino all’approvazione del ricorso alla Corte Suprema sia respinto e che il procedimento continui.
Il DOJ fa esplicito riferimento al lancio di Windows XP la cui “tutela” sarebbe uno dei motivi per cui Microsoft avrebbe adottato quella che a giudizio di molti esperti legali altro non è che una tecnica delatoria. Secondo gli avvocati del Governo americano, infatti, “Microsoft ha annunciato che presto introdurrà Windows XP, la prossima generazione del suo monopolistico sistema operativo. Prima si arriveraà ad una definizione del caso, prima si determineranno condizioni competitive. Fino a che un rimedio non sarà stato posto in atto ogni giorno di ritardo contribuisce ad aggiungere danni al pubblico interesse nella competizione”.
Riportare il caso alla corte d’appello è considerato essenziale per richiedere un provvedimento nei confronti di XP che secondo molti organismi di consumatori e lo stesso DOJ utilizza le stesse tecniche anti competitive usate in Windows 95 e Windows 98.
Al momento le opinioni perchè una simile ingiunzione possa avere una reale possibilità di essere accolta divergono. Secondo alcune fonti il DOJ, le organizzazioni dei consumatori e gli Stati che si oppongono a Microsoft avrebbero poche chances perchè il sistema di messaggeria su Internet e la riproduzione di media che sarebbero integrati in XP non sono “tecnologie di piattaforma”, ovvero non competono direttamente con il sistema operativo (come invece sarebbe potuto accadere con Netscape) e quindi la loro integrazione non mira a distruggere un concorrente diretto. Secondo altre fonti la richiesta potrebbe essere accettata perchè in ogni caso la loro inclusione è potenzialmente distruttiva della concorrenza in altri mercati.
Il DOJ: no al rinvio per il caso Microsoft
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