La rivelazione è che l’ABI (Application Binary Interface) del kernel Mach di MacOS X, che deriva dallo quello sviluppato per NeXT, e quindi nato per piattaforma Motorola 68x (la stessa dei Mac precedenti il PowerPC) e poi portato su Intel, sarebbe “vecchio”.
Il punto è che MacOS X usa un ABI sviluppato per piattaforme CISC (come i 68x e gli x86), ignorando il design RISC più moderno dei PowerPC; il risultato sarebbe una riduzione della performance del processore quantificabile mediamente in un 10-12%.
La scelta sarebbe stata fatta per velocizzare il più possibile la commercializzazione di OS X, che altrimenti avrebbe dovuto essere rimandata ancora di alcuni mesi, ma il peggio è che non è più possibile rimediare al problema senza rompere la compatibilità binaria con applicazioni e librerie.
Ci aspetta un futuro aggiornamento/riscrittura/velocizzazione in occasione del lancio di processori a 64 Bit o il “vecchio” kernel sarà mantenuto anche nelle prossime versioni di Mac OS X?
[A cura di Marco Centofanti]