I debiti hanno sommerso SONICblue e venerdì scorso il suo CEO Gregory Ballard ha dolorosamente portare “i libri” in tribunale per sottoscrivere il Chapter 11, ovvero un periodo di amministrazione controllata dal tribunale della California, che dovrà approvare qualunque decisione finanziaria.
Sono circa 52,5 i milioni di dollari pretesi da vari debitori e come primo atto SONICblue dovrà vendere la linea Rio (tra i primi lettori MP3 portatili messi sul mercato), GoVideo (VTR e DVD) e quella ReplayTV, un registratore digitale per la televisione al contempo ben funzionante, desiderato da molti ma anche criticato per la duplicazione digitale senza decadimento di qualità di programmi televisivi e forse quest’ultimo è stato il vero motivo che sta segnando così pesantemente il destino della piccola SONICblue.
Dalla vendita congiunta di Rio e ReplayTV a D&M Holdings (che raggruppa già marchi nobili dell’audiofilia come Denon e Marantz) SONICblue dovrebbe raccogliere circa 40 milioni di dollari ai quali dovranno essere sottratti 5 milioni di dollari di passivo, da quella di GoVideo a Opta Systems (Carmco Investments) altri 12,5 milioni.
La crisi di SonicBlue, oltre che legata a questioni inerenti strettamente la gestione dell’azienda, è anche da riferire alle difficoltà del mercato dei lettori MP3 tradizionali i cui margini di profitto si sono ridotti moltissimo, assediati dai riproduttori più sofisticati, basati su HD come l’iPod