Il senato italiano passa a Linux. Secondo quanto riportato oggi dall’agenzia Reuters buona parte dei server che si occupano di svolgere i compiti informatici a beneficio dell’attività dell’assemblea sono stati migrati al sistema operativo open source.
Secondo quanto dichiarato da uno dei responsabili la decisione di abbandonare Microsoft non avrebbe ragioni a carattere ‘ideologico, ma si tratterebbe di una scelta tecnica’
Tra i servizi che poggiano su Linux c’è ora il sito www.senato.it che ora gira su Apache e impiega servizi avanzati Java. Anche l’intranet sarebbe ora su Linux.
Tra coloro che hanno espresso soddisfazione per la decisione di passare al Pinguino c’è il senatore dei Verdi Fiorello Cortiana, presidente dell’intergruppo bicamerale per l’Innovazione Tecnologica che in passato si è spesso pronunciato esplicitamente a favore del sistema operativo open source anche con iniziative a carattere parlamentare.