Sarà una sorta di “doppio processore virtuale” l’asso nella manica della prossima generazione dei processori Intel. La tecnologia, denominata hyper-threading, è stata illustrata nel corso dell’incontro per gli sviluppatori Intel che si tiene a San Francisco.
L’ hyper-threading, hanno spiegato i responsabili della società californiana, permetterà ad un chip di “maneggiare” differenti processi contemporaneamente. Si tratta di un sistema che consente ad un desktop di avere prestazioni più alte rispetto a quelle attuali facendolo operare come se avesse due processori anche se, ovviamente, il risultato in termine di incremento di velocità non è lo stesso. Le applicazioni dovranno però essere in grado di riconoscere il processore e attivare la funzione, la stessa cosa che accade oggi con le applicazioni per macchine con doppio processore. I vantaggi di hyper-threading sarebbero essenzialmente nei costi, di molto più bassi che installare due chip sulla stessa scheda madre, e nella semplificazione del design delle macchine.
Hyper-threading è già presente in Prestonia, il primo Pentium 4 destinato al mercato dei server e rilasciato qualche giorno fa. Il primo Pentium 4 per desktop ad avere questa funzionalità sarà Prescott, in rilascio all’inizio del prossimo anno.
Intel inventa il doppio processore virtuale
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