Intel punta a dare la possibilità ai produttori di PC di creare computer che avranno una batteria che durerà un giorno intero e per raggiungere il traguardo entro il prossimo anno rilascerà un nuovo processore a bassissimo consumo ed alta efficienza. Questa una delle notizie che, a sorpresa, sono trapelate nel corso dell’Intel Developer Forum.
Il processore, nome in codice Steeley, sarà una componente ultra-low voltage che esula dalla classe dei processori Core che ormai conosciamo molto bene. Il tuo target di mercato sarà quello delle macchine ultraportatili, per la precisione i dispositivi della classe Origami. Questo tipo di Pc allo stato attuale delle cose hanno, secondo Intel, un costo troppo alto e una durata della batteria troppo corta in rapporto al target di mercato cui si rivolgono. Anche grazie a Steeley il loro prezzo scenderà dagli attuali 1000$ a 500/600$, ha detto Anand Chandrasekher, a capo dell’ultra mobility group di Intel.
Chandrasekhe non è stato molto esaustivo sulle differenze che intercorreranno tra un normale processore Core il nuovo chip, limitandosi a dire che il chip avrà a bordo la GPU, che si occupa dell’accelerazione grafica, e il controller della memoria. Quest’ultimo dettaglio è interessante perché Intel oggi non usa questa tecnologia (presente invece nei chip Amd) che accelera il dialogo tra CPU e memoria Ram.
Come spesso accade nei prodotti Intel, Steeley sarà affiancato da un design di riferimento, nome in codice McCaslin, che fornirà ai produttori un’idea di base intorno alla quale sarà possibile creare con poca spesa un prodotto commerciale. Nel nuovo Origami ci sarà anche il supporto, oltre che a Wifi, anche alla nuova tecnologia WiMax e una componente multimediale per lo streaming video, utile nel caso il dispositivi fosse usato come sistema d’intrattenimento di bordo sulle automobili.
Intel ha fatto sapere che i primi computer basati su McCaslin e Steeley arriveranno alla fine del prossimo anno (Quanta ed Inventec hanno già acquistato il diritto ad usare il reference design) anche se solo nel corso del 2008 se ne vedranno in grande quantità .
Al momento non è chiaro se anche Apple possa essere tra le società interessate, più che a McCaslin, a Steeley. Le specifiche di base dicono che si tratta di un chip che potrebbe avere un senso nell’offerta di Cupertino, specie se la Mela dovesse essere interessata a creare una nuova nicchia di macchine personali e semi-tascabili, ma non conoscendo le caratteristiche della componente è difficile speculare in merito.