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Jobs: attacco a testa bassa ad Android

Jobs appare a sorpresa alla presentazione dei risultati fiscali e sfida i rivali, Android, Windows e Rim, a suon di cifre. Il guanto di sfida lanciato dal fondatore della società e il suo intervento, in alcuni momenti anche piuttosto animoso nei toni e nei termini, è stato il momento di maggiore interesse a livello generale per il pubblico di Apple sia perché un discorso di Jobs durante la conferenza con gli analisti è una vera rarità, sia perché da esso arrivano alcune cifre che sono state snocciolate evidentemente per fare fronte ad un umore non troppo positivo dopo che dalla presentazione dei risultati del trimestre sono emersi dati al di sotto delle attese, in particolare, per iPad ma anche per smentire il turbinare di “sentiment” positivo intorno ad Anodroid che negli Usa per la prima volta ha superato le vendite di iPhone.

Jobs ha cominciato con un confronto con Rim: «Abbiamo battuto le loro vendite di 12,1 milioni di Blackberry e ora non ci prenderanno né facilmente né presto – ha detto il CEO –  Devono uscire dal “giardinetto” dove si trovano per confrontarsi con noi sul piano del software e sarà difficile convincere gli sviluppatori a creare applicazioni per una terza piattaforma. Hanno una salita davvero dura di fronte a loro».

Jobs ha poi caricato a testa bassa contro Android che al momento, almeno negli USA, rappresenta il principale rivale di Apple: «Google dice che loro hanno una piattaforma aperta, ma questa affermazione è mistificante. Anche Windows è una piattaforma aperta allora…». Jobs ha poi messo in evidenza i limiti che  di dispositivi che a suo giudizio poggiano su una «piattaforma frammentata. Ogni sviluppatore installa una interfaccia umana proprietaria. Il risultato è che ci sono 100 versioni di Android e 244 dispositivi tutti diversi. Una sfida improba. Molte applicazioni operano solo con alcuni dispositivi e solo con alcune versioni di essi. Fate un confronto con quel che succede con iPhone: abbiamo solo due versioni su cui testare un prodotto software».

Secondo Jobs la carta “perdente” di Android è proprio la frammentazione: «Guardate che cosa è successo con Play For Sure di Microsoft: avevano un sistema frammentato  e hanno dovuto arrendersi. La gente vuole dispositivi che semplicemente, funzionino e quello che è integrato schiaccia quello che è frammentato ogni volta che arrivano ad un confronto. Gli sviluppatori devono mettere le loro risorse in nuove funzionalità e non nel supporto di ogni dispositivo sul mercato. Se vogliamo parlare di negozi Amazon, Vodafone e Verizon ne hanno annunciato uno ciascuno e tutti per Android, una confusione inestricabile per sviluppatori e clienti»

Jobs ha anche fatto un raffronto con Android sulle cifre: «Google ha detto che ci sono 200mila attivazioni al giorno; noi attiviamo 270mila dispositivi iOS al giorno e questo nel corso degli ultimi 30 giorni. Nei giorni di picco ne abbiamo attivati 300mila. Abbiamo anche 300mila applicazioni nell’App Store. Siamo in attesa che qualcuno di coloro che produce dispositivi Android ci dia qualche cifra sui prodotti che vendono e allora decideremo chi è tra noi e loro a vincere»

Il capo di Apple ha poi difeso alcune scelte compiute sull’hardware di iPad: «ci sono pochi concorrenti sul mercato – ha detto Jobs – e quei pochi usano schermi da 7 pollici. Pensate che sia il 70% del display di un iPad? Considerate che si tratta di un confronto in diagonale e quindi in realtà siamo di fronte ad un display che è il 45% di quello di un iPad. Sacrificare lo schermo per far stare in tasca un tablet è la scelta sbagliata. Anche Google dice che Androd 2,2 non è adatto ad un tablet. Che succede quando si ignora questo consiglio? Lo vediamo quando si considera che ci sono zero applicazioni native per Android su tablet. Molti di questi dispositivi sono finiti ancora prima di arrivare sul mercato e il prossimo anno saranno sostituiti da dispositivi con schermo da 10 pollici». Parole che sembrano essere il chiodo sulla bara per le indiscrezioni, mai troppo credibili in verità, sull’iPad da 7 pollici di cui si è parlato con insistenza anche recentemente.

Jobs poi rispondendo ad alcune domande ha chiarito, semmai ce ne fosse bisogno, chi è il vero concorrente che Apple vede davanti a sé: Android. «Congratulazioni a Nokia per essere prima nel mondo per vendita di unità, ma noi non vogliamo essere come loro. Android è il nostro principale concorrente; secondo Gartner ci hanno superato per la prima volta, ma vediamo come andranno le cose. Magari sarà ancora Gartner a farci sapere qualche cosa. Quel che posso dire è che noi crediamo fermamente nel nostro approccio: vogliamo fare prodotti che funzionano e basta. Il nostro vantaggio – ha poi detto in conclusione dell’incontro Jobs – è che facciamo gran parte dei prodotti noi stessi e abbiamo imparato molto, facendo anche alti volumi; i nostri ingegneri sanno cosa comprare e lo fanno efficientemente. Gli altri concorrenti comprano attraverso dei mediatori. Per fare iPad ci siamo, virtualmemte, allenati per un decennio»

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