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Jobs: “Siamo nella storia dell’industria musicale”

Nel gennaio 2002 il settimanale Time pubblicava in copertina Steve Jobs e il nuovo iMac LCD e all’interno vi era un nutrito servizio in esclusiva ed in anteprima; poco meno di un anno e mezzo dopo per lanciare AppleMusic e il rinnovato iPod, Steve Jobs ha nuovamente scelto un magazine di AOL TimeWarner: Fortune.

Alle 21 di ieri sera Fortune, dopo un anonimo annuncio delle ore 18,05, mostrava online l’anteprima del numero datato 12 maggio di Fortune che arriverà  nelle edicole statunitensi il 5 maggio (e chi lo cercasse in Italia ricordi che a volte le edizioni internazionali non riportano gli stessi contenuti, ndr).

In copertina del magazine economico ma piuttosto popolare un sorridente Steve Jobs assieme alla cantante e musicista Sheryl Crow, il titolo è “le nuove mosse di Steve”.

Apple è di nuovo alla ribalta di milioni di lettori con questa esclusiva, un’intervista per lanciare iTunes Music Store o più in generale tutte le mosse di Apple per entrare di prepotenza nel mondo della musica, in poche parole: AppleMusic.com, il nuovo sito che fornisce una risorsa online che non teme confronti già  fin dal giorno 1 (si veda la sottostante tabella comparativa con la concorrenza, stilata da Fortune).

Si consideri che pochi di questi servizi online supportano il Mac… dal canto suo iTunes Music Store non funzionerà  fino al 31 dicembre su Windows (e purtoppo fino a data da definire anche al di fuori degli USA, ndr).

“E’ un passo fondamentale che resterà  nella storia, come chiave di volta per tutta l’industria musicale” è una dichiarazione di Jobs a Fortune.

I vantaggi di AppleMusic.com sulla concorrenza, secondo il CEO di Apple, sono: uno schema di protezione sulla copia che ha convinto tutte e cinque le major della discocrafia mondiale (Universal, Warner, EMI, Sony e BMG) mentre gli altri non le hanno convinte tutte assieme.

Il capo di Sony Music non ci ha messo più di 15 secondi per convincersi che il servizio di Apple era più he valido.

Alla Warner piacerebbe inserire iTunes in AOL e farlo diventare il gestore di musica di riferimento, questo significherebbe un’utenza sterminata.

Jobs è sceso in campo personalmente per convincere grandi nomi della musica come Rolling Stones e Beatles per concedere la loro musica (talvolta in esclusiva) ad Apple.

Il primo articolo dei vari che Fortune dedica ad Apple è intitolato “il primo grande servizio legale di musica online”.

Innanzitutto Jobs proclama un assoluto disinteresse d’acquisto di una qualunque azienda discografica (si era parlato nei giorni scorsi della Universal).

Alcuni big della canzone hanno avuto dimostrazioni private in anticipo, Dr. Dre ha dichiarato “finalmente qualcuno ha fatto la cosa giusta”, Seal “la gente è stufa di pagare molti soldi per un CD, ecco perché rubano la musica”. Altri ancora si dichiarano entusiasti: Sheryl Crow, Christina Aguilera, Rolling Stones, The Eagles, Trent Reznor dei The Nine Inch Nails e ancora.

L’industria della musica è alla ricerca da tempo di qualcosa di nuovo per risanare le proprie finanze, e finora i tentativi non sono stati incoraggianti, o costosi o cattivi o entrambi ma comunque non collaborative tra loro, esperienze illegali come Napster e KaZaA hanno insegnato molto.

Jobs scommette che vendendo canzoni per 99 centesimi di dollaro (65 dei quali vanno alle case discografiche) non solo venderà  più iPod ma anche più Mac.

C’è anche da riflettere sul fatto che “soli” 34 centesimi per canzone scaricata vadano ad Apple che in questi mesi ha dovuto “spendere” molte risorse e umane ed economiche per mettere in piedi un simile servizio.

infine una curiosità : Steve Jobs fino a poco tempo fa non aveva una grande passione per il rap, ma nel provare iTunes Music Store ha mostrato entusiasta una clip speciale di Eminem riservata al Music Store di Apple.

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