L’Unione Europea ha concesso a Microsoft un mese in più per portare le sue controdeduzioni alla minaccia di una nuova multa da 2 milioni di euro al giorno, questa volta per non avere ottemperato alle richieste conseguenti alla condanna per avere aggirato le norme sul monopolio.
Secondo quanto riferito in giornata da Redmond, l’Unione avrebbe ora fissato al 15 febbraio la data limite al di là della quale non potrà andare per giustificare il fatto che alcune delle disposizioni imposte dalla commissione non sono state ancora rispettate. In particolare Microsoft, secondo l’UE, non avrebbe ancora prodotto una documentazione soddisfacente per permettere un efficiente uso in rete dei suoi client quando questi vengono connessi a sistemi della concorrenza. Nell’obbiettivo anche i costi praticati per accedere alla documentazione.
Lo scorso mese di dicembre l’Unione aveva stabilito come data limite domani, mercoledì 25 gennaio. Lo spostamento dell’ultimatum consente a Microsoft di predisporre in maniera meno affannosa la sua tattica difensiva. Se le giustificazioni non saranno soddisfacenti scatterà la multa pari al 5% del fatturato giornaliero, pari, appunto, a 2 milioni di dollari ogni 24 ore. La multa sarà retroattiva al 15 dicembre, come dire che all’atto dell’imposizione della sanzione Microsoft dovrebbe versare qualche cosa come 120 milioni di euro.