Il Mac libera i processori Intel da un mondo in cui non potevano essere tutto quel che possono essere. Così viene raffigurato da Apple in pubblicità stradali, striscioni e spot TV il matrimonio tra i computer della Mela e i processori di Santa Clara. Ma la visione in cui i chip di Intel trovano finalmente una nuova dimensione dopo anni di “schiavitù” su schede madri tutte uguali e in computer senza fantasia e innovazione non è piaciuto molto alla società guidata da Paul Otellini.
“Non sapevamo esattamente che cosa il dipartimento di marketing di Apple stesse preparando – ha detto Deborah Conrad, uno dei vicepresidenti di Intel -; abbiamo avuto qualche scambio di opinioni in merito, ma nessuno ci ha dato un quadro completo delle pubblicità . Sicuramente non avremmo dato il nostro assenso ad una rappresentazione di quel tipo”. In particolare Intel critica il fatto che dal quadro dipinto da Apple nei suoi promo scaturisce una critica anche ai clienti del mondo PC, dipinti come persone prive di fantasia e di spirito d’innovazione. “Non avemmo mai dipinto l’utente PC in quel modo – ha detto la Conrad – molto probabilmente è stato meglio che non li avessimo visti prima del keynote”.
Intel ammette però che l’innovazione è un segno caratteristico del Mac e di Apple e spera che l’adozione da parte di Cupertino dei processori Intel possa stimolare anche i produttori di PC. “pensiamo che qualcuno dei nostri partner – ha detto la Conrad – possa dare un’occhiata a quello che fa Apple e ripromettersi di fare qualche cosa di altrettanto innovativo. Questo, dal nostro punto di vista, è una cosa positiva”.