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L’anno che verrà 

Nonostante annus horribilis della Borsa dei titoli tecnologici, tornata ieri ai minimi dallo scorso giugno 1999, i protagonisti dell’IT continuano a fare progetti e a cercare nuove idee per rilanciare il settore e stimolare il consumo. Tra questi, in particolare, ci sono anche Intel e AMD per i quali, per differenti motivi, il 2001 potrebbe essere un anno molto importante.
AMD, ad esempio, dopo avere piazzato colpi importanti nella fascia media del mercato grazie ai buoni risultati del suo Athlon, ora progetta lo sbarco nel settore corporate, dominio incontrastato di Intel. Lo farà  nei primi mesi del prossimo anno con il lancio del chipset AMD 760 e Palomino, nome in codice di una struttura di base di un nuovo processore che supporterà  il multiprocessing.
Parallelamente AMD sta pensando anche al settore di fascia bassa. Anche qui Intel ha una quota di mercato superiore a quella che ha nella fascia media, merito dei Celeron e del ritardo con cui AMD ha iniziato la produzione di Duron, il suo processore economico. Entro l’inizio del 2001, però, arriverà  anche questo processore e da 850 MHz marcerà  rapidamente verso il GHz che raggiungerà  prima della fine dell’anno.
Sul fronte opposto i problemi di Intel sono altri. Il maggior produttore di processori al mondo deve in primo luogo recuperare l’immagine che aveva avuto fino a qualche tempo fa. Nel corso del 2000 non solo si è fatto battere sul tempo nel presentare un chip da un GHz, ma ha anche infilato una serie di “magre” da dimenticare tra cui la presentazione e il successivo ritiro di una versione da 1.13 GHz di Pentium III, il rilascio di chipset difettosi e anche questi ritirati. Questi errori non dovranno essere ripetuti e nello stesso tempo dovrà  iniziare, spiegano alla Intel, una migrazione che trasformerà  Intel in una società  dell’economia di Internet che ha esigenze diverse da quelle del mondo dei PC. Questo vuol dire che in capo a cinque anni Intel fornirà  prevalentemente produttori di dispositivi per la navigazione, computer da tasca, set top box, sistemi per la trasmissione di dati senza fili ecc.
Anche l’importante mercato dei portatili vedrà  un confronto tra AMD e Intel. Qui i produttori di Pentium godono ancora di un sostanziale monopolio anche se AMD sta pianificando un lancio anche in questo comparto di una versione di Athlon. Per ora però non ci sono date precise mentre Intel prevede che nel corso del 2001 rilascerà  processori da 800 e 1 GHz.
Alle loro spalle si intravede però Transmeta il cui Crusoe dovrebbe migliorare in efficienza e insidiare anch’esso alcune delle posizioni conquistate da Athlon.
Passando al settore PPC, che poi è quello che ci interessa di più, il campito principale di Motorola e IBM sarà  quello di aumentare la velocità  dei loro processori.
Motorola ha annunciato di poter tagliare entro il 2001 il traguardo del GHz con una nuova versione del G4. Il processore, nome in codice Voyager, dovrebbe debuttare a velocità  intorno agli 700 MHz nei primi mesi del prossimo anno. Sarà  poi seguito, in tempi molto rapidi, da aggiornamenti che ne aumenteranno sequenzialmente la frequenza in MHz.
IBM, invece, proseguirà  su due strade parallele. Implementerà  fin quando possibile il G3 che nella sua versione 750CXe dovrebbe toccare gli 800 MHz ma nello stesso tempo passerà  ad una nuova architettura che utilizzerà  alcuni dei più recenti brevetti di Big Blue. Non è però chiaro se il nuovo chip, che forse sarà  battezzato PPC 760, arriverà  prima della fine del 2001. Al suo debutto, in ogni caso, avrà  una velocità  di 1 GHz e grazie a nuovi sistemi di isolamento marcerà  spedito verso gli 1.5 GHz che dovrebbe raggiungere in poco tempo.
Complessivamente, se si confronta la piattaforma PC con quella PPC, in ogni caso il 2001 dovrebbe essere l’anno della rimonta almeno sul piano della velocità  dopo che il 2000 ha fatto il vuoto tra le due architetture e a tutto vantaggio della prima. Ben difficilmente, però, l’anno che sta arrivando potrà  anche essere quello del “pareggio” o del sorpasso. Solo verso la fine dell’anno potremo, forse, vedere processori da 1 GHz dentro ai nostri Mac.

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