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Libermann e il portatile agli steroidi, solo uno scherzo?

La notizia di questa mattina in cui riferivamo di un produttore americano che avrebbe messo in vendita un portatile dell’€™ameicana Liebermann che rappresenta il top del top dei PC, ha determinato una pioggia di e-mail in redazione. Tutte segnalavano la elevata probabilità  che il sito e i prodotti in esso contenuto fossero frutto di uno scherzo di un burlone o di qualcuno che ha messo nel mirino i prodotti Mac.

Un rapido esame al di là  del comunicato stampa (da cui Macity, come molti altri siti americani e britannici, sono stati rilevate le specifiche) ha in effetti determinato qualche sospetto sull’€™attendibilità  delle affermazioni della sedicente Liebermann.

Esplorando il sito, graficamente di buona qualità  ma funzionalmente poco adeguato per una società  che ha necessità  di presentare prodotti e venderli, si trovano diverse macchine con specifiche non irrealistiche ma abbastanza improbabili. Anche la stessa storia, raccontata dal sito, della società  che nasce per avere le macchine più potenti del mondo e che viene fondata da un produttore di spot pubblicitari, appare un po’ fantasiosa. Per non parlare del fatto che la maggior parte delle immagini delle macchine appaiono chiaramente realizzate con Photoshop e non di certo ritratte dal vero.

Chi liquidasse il tutto come un semplice scherzo, in realtà , però sbaglierebbe perchè la vicenda appare decisamente più complessa. Se infatti è vero che qualche cosa non funziona del tutto nella storia di Liebermann e nel suo sistema di vendita, è altrettanto vero che il sito non fa molto per lasciar intendere che si tratta realmente del frutto del tempo libero di qualche appassionato di fotoritocco, HTML e Flash con un po’€™ di sense of humour. Anzi, Liebermann (o chi per essa), ha riaffermato in vari modi di essere una società  reale e non certo un semplice scherzo.

La propria voce Liebermann l’€™ha fatta sentire attraverso uno dei siti di riferimento degli utenti Mac (forse i più accaniti sostenitori della tesi dello scherzo), ovvero Maccentral. Lisa Ciesniewski, sedicente PR di Liebermann, respinge ogni accusa di falso o, peggio, di truffa sostenendo che la società  ha una sede fisica e legale, ha registrato i suoi domini, conta su una trentina di dipendenti e utilizza l’€™outsourcing per l’€™assemblaggio delle macchine. Viene anche annunciata l’€™intenzione di aprire due showroom, uno a Beverly Hills e uno a New York, e di dare il via ad operazioni commerciali in Europa e Giappone.

Affermazioni che appaiono confermate dalle voci che giungono dal Comdex Fall di Las Vegas dove alcuni prodotti di Liebermann erano in esposizione, come testimoniato da un articolo e alcune foto pubblicate da Blog la cui missione pare essere quella di tracciare ogni mossa e smascherare chi e cosa si trova dietro Liebermann. Chi si sta appassionando a questa storia troverà  materiale e link a volontà  per continuare l’esplorazione da solo.

Noi da parte nostra, dopo la nostra rapida indagine, ci limitiamo a consigliare molta cautela e un po’ di sana diffidenza.

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