Venti milioni di dollari. Questa la somma pagata ieri da Microsoft per mettere fine alla vicenda che la opponeva a Lindows, una piccola società che sviluppa una distribuzione Linux sfidando sul piano del nome e del look and feel del sistema operativo il gigante di Redmond. In base all’accordo Lindows cambierà marchio e cederà i domini Internet che fanno riferimento ad esso a Microsoft, mettendo fine alla querelle legale.
La vicenda aveva preso le mosse diverso tempo fa, quando la società che fa riferimento al CEO Michael Robertson aveva scelto un nome apparso subito a Microsoft come troppo simile a quello del suo sistema operativo. La vicenda, in Europa terminata quasi subito dopo un pronunciamento di alcuni tribunali che avevano dato temporaneamente ragione a Microsoft, negli USA era ancora in sospeso. Nessun giudice aveva infatti acconsentito alle richieste della società di Bill Gates che chiedeva un provvedimento d’urgenza, ritenendo meritevoli di approfondimento le affermazioni di Robertson, che sostiene che il nome Windows (finestre) sia troppo generico e già usato in informatica prima che Microsoft battezzasse in questo modo il suo Os.
In base all’accordo di ieri, Lindows cambierà nome in tutto il mondo assumendo quello già impiegato in Europa (Linspire), cesserà ogni riferimento al vecchio marchio a partire dal 14 settembre e abbandonerà ogni procedimento legale connesso ad esso e la richiesta di registrazione. In cambio, oltre ai 20 milioni di dollari, riceverà la licenza d’uso gratuita per quattro anni di alcune componenti di Windows Media Software.