La tecnologia e l’esperienza di Intel nel campo dei processori stanno dando una mano ad Apple. Dalle fabbriche della casa di Santa Clara, infatti, stanno uscendo un numero superiore alle previsioni di chip Core Duo ad alte prestazioni. A rendere noto il dettaglio è l’analista di American Technology Shaw Wu, che ha raccolto informazioni in questo senso direttamente da Intel.
Se l’informazione fosse esatta si spiegherebbe così la decisione di Apple di aumentare la velocità del clock dei MacBook Pro prima del lancio. Un output superiore alle previsione di chip significa normalmente la possibilità di avere costi più bassi, oltre che maggior disponibilità di componenti.
In passato Apple ha subito spesso il problema contrario, ovvero rese qualitative inferiori alle previsioni che l’hanno costretta a ritardare o ridurre in maniera sostanziale la disponibilità di nuove macchine. Con il lancio dei G4 di Motorola Apple fu addirittura costretta, in un evento shock da punto di vista dell’immagine, a ridurre le velocità di clock delle macchine appena annunciate per l’incapacità da parte di Schaumburg di rispettare le promesse sulle prestazioni dei chip. Anche con il lancio del G5, proprio per la scarsa resa delle linee di produzione di IBM, Apple ha avuto seri problemi a consegnare un sufficiente quantitativo di PowerMac, costringendo i clienti a tempi lunghi per la consegna delle macchine.
Secondo Wu la buona disponibilità di chip ha permesso ad Apple di mandare nei canali nei tempi previsti i MacBook Pro e ad un colpo di teatro molto produttivo, come l’aumento della velocità di clock del portatile. L’analista nota un grande interesse del mercato per i prodotti Apple e prevede un ciclo di aggiornamento della durata di 12/24 mesi per i prodotti attuali, basati su processori PowerPC cui si aggiungerà una costante penetrazione di iPod nel suo mercato specifico, quella dello musica, e una differenziazione del business di iTunes che si rivolgerà al video e aal’intrattenimento domestico
“In conseguenza di tutto ciò – dice Wu – i fondamentali di Apple sono tra i più solidi, se non i più solidi, tra quelli delle società tecnologiche, anche se il sentiment negativo degli investitori potrebbe determinare un’ulteriore calo del valore del titolo”.