L’ormai ex Apple Communications ora è diventata Green Communications, dopo la vittoria in tribunale della querelante Apple che si porta a casa anche l’equivalente di circa 56.000 euro di penale oltre a consegnare la parcella dei suoi avvocati a Green Communications.
La medio-piccola azienda di telecomunicazioni australiana, nel business da tre anni, con cento dipendenti, presieduta dal signor Cheng ha dovuto cedere il nome e il logo (una mela, non morsicata, del tipo Granny Smith, quelle verdi e un po’ asprigne).
Apple Australia ritiene che avendo usato il proprio nome dai primi anni ottanta ne abbia tutti i diritti per non concederlo a terzi, indipendentemente dall’attività svolta.
Daniel Cheng, originario di Hong Kong, è restato stupefatto dalla richiesta di Apple e ancor più dalla sentenza ma ormai la sua azienda risponde sul web già ad un altro nominativo.
Fioccano già liste di aziende australiane che adoperano il nome Apple: Apple International Motor Inn, Apple Carpet Cleaning Co, tanto per fare qualche esempio ma ovviamente non interessano gli avvocati di Cupertino mentre l’abbinamento al mercato delle comunicazioni interferisce con gli interessi della Mela di Steve Jobs.