All’orizzonte ci sono memorie Flash da 16 GB. A rendere possibile questo taglio decisamente ‘mostruoso’ se si considerano i limiti attuali, è un nuovo chip di Samsung. La casa coreana, uno dei protagonisti del settore, ha annunciato una componente da 8 GB che, collocata in coppia su una flash, porterebbe appunto a 16 GB la capacità massima di una memoria allo stato solido.
Samsung fa sapere che il passo in avanti è stato reso possibile dall’impiego di nuove tecnologie come un transistor con struttura tridimensionale che riduce le interferenze anche grazie ad un gate (la ‘porta’ da cui passa l’energia elettrica) che impiega un sistema di isolamento di nuova concezione. Un nuovo sistema di litografia per l’incisione del chip abbatte poi i costi.
Grazie a memorie da 16 MB diventerà possibile archiviare fino a 16 ore di video in qualità DVD e fino a 4000 canzoni in formato MP3. Nonostante le memorie flash non possano competere con gli HD nel prezzo per mega archiviato, si tratta comunque di un importante passo avanti che rafforza l’immagine di Samsung e propone nuove sfide e nuovi orizzonti al mondo della foto, audio e video digitali, dei player, della macchine fotografiche e dei dispositivi da tasca in genere.
Samsung, con questo annuncio, sembra così in grado di rispettare la cosiddetta ‘Hwang’s Law’. Forgiata dai giornalisti prendendo lo spunto dalla legge di Moore, uno dei fondatori di Intel che aveva previsto il raddoppio della potenza dei processori PC ogni 18 mesi, la ‘legge di Hwang’, prende il nome dal presidente di Samsung, Hwang Chang Gyu, che ha previsto il raddoppio della capacità delle memorie flash ogni anno. Una legge fino ad oggi pienamente rispettata visto che le flash sono passate da 256MB del 1999 ai 512MB del 2000, 1GB nel 2001, 2GB nel 2002, 4GB nel 2003 e ora sono a 8 GB.