Le MRAM, la Ram magnetica in grado di conservare il contenuto anche senza alimentazione, si avvicina al momento in cui diverrà un prodotto commerciale. Un passo importante in questo senso è avvenuto nei giorni scorsi quando Infineon, una società che in joint venture con IBM, più di altre si sta impegnando in questo campo, ha presentato un prototipo di memoria da 16 MB.
Le memorie MRAM sono uno dei settori di maggior interesse nel campo dell’IT. Grazie ad essere non solo diverrà possibile sostituire le memorie Flash con un sistema di archiviazione più veloce, ma potenzialmente potrebbero dare la possibilità di costruire macchine ‘instant on’, ovvero computer capaci di spegnersi e accendersi come può fare una lampadina. La tecnologia MRAM, infatti, permette l’archiviazione di dati in maniera non volatile. Al contrario delle attuali RAM, infatti, il contenuto della memoria si conserva anche senza alimentazione, come nelle memorie flash, ma con la stessa velocità d’accesso della RAM tradizionale. In pratica un sistema operativo e le sue applicazioni, una volta caricate in RAM, resterebbero memorizzate anche quando si toglie l’alimentazione al computer con il risultato che l’accessione sarebbe di fatto istantanea al momento di ridare corrente. Attualmente, invece, il sistema operativo deve essere ricaricato in RAM ogni volta che la macchina riparte.
Le MRAM avrebbero vantaggi anche sotto il profilo dei consumi (non dovendo essere costantemente alimentate assorbono meno corrente) e sotto il profilo dei costi. La produzione avverrebbe con un sistema di produzione semplificato che incrementerà la resa per singolo wafer di silicio.