Il software in questione è Mobile Explorer, in sostanza una suite di strumenti che in maniera modulare possono essere caricati in palmari e telefoni così da supportare le funzioni più disparate, anche se principalmente la navigazione in Internet. Un primo cliente di Microsoft, come già accennato, sarà Sony il secondo, annunciato ieri, sarà Qualcomm.
La società , nota agli Italiani per il suo Eudora, negli USA rappresenta una icona nel settore della telefonia cellulare di cui controlla buona parte del mercato. L’introduzione di Qualcomm nella sua orbita è un grande successo per Microsoft che potrebbe usarne la capillare diffusione per agganciare negli USA un 25% del mercato dei nuovi dispositivi. Un altro 25% – secondo un articolo pubblicato da Wired – potrebbe finire nelle mani di Symbian e un 40% restare fedele a Palm.
La situazione in Europa potrebbe essere sostanzialmente differente con Symbian, il consorzio che raggruppa tutti i maggiori produttori di cellulari, a dominare la scena e tutti gli altri quella dei comprimari.
Nonostante la scommessa su Mobile Explorer e i cellulari intelligenti Microsoft non rinuncia a spingere CE. Giudicato troppo complesso da supportare e troppo pesante per i palmari la versione ridotta di Windows dovrebbe fare la sua ricomparsa in Pocket PC, un concept di palmare più potente di Palm e che verrà prodotto da società già nel business dei computer tradizionali, come Compaq.
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Microsoft: “Wireless, arriviamo!”
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