America On Line, IBM e Linux: questa é la lista dei veri competitors. Niente di nuovo, quindi, sotto il sole tra coloro che l’azienda di Redmond considera come i suoi più temibili avversari. L’elenco lo ha compilato in persona il CEO Steve Ballmer che ha anche avuto il tempo di spiegare al periodico in line CRN il perchè di queste rivalità
AOL resta nell’elenco anche se MS dichiara di aver fatto grandi progressi con MSN 7, perché é ancora il servizio con cui piu’ persone si collegano ad Internet negli USA
IBM é un osso duro, dichiara Ballmer, non é risorta ma ha avuto qualche buon momento con WebSphere.
Linux é un fattore enorme, é libero ed é economico, e MS é sempre stata la alternativa economica fino ad oggi, era meno cara di Novell e di Oracle, e ora non può piu’ puntare su questo, prosegue Ballmer. Pero’ la recente introduzione di UnitedLinux, che si appresta a combattere lo strapotere di RedHat, dimostrerebbe che nel mondo Linux c’é uno scisma, come prima c’era in UNIX.
La strategia di MS, prosegue quindi Ballmer, é di rendere quanto piu’ facile possibile il passaggio da Linux a Windows.
Tra i nemici più pericolosi Ballmer esclude l’un tempo (e forse ancora oggi) odiatissima Sun; “é solo un implementatore di Java per l’enterprise, e neppure il migliore … ed é in una posizione molto peggiore dello scorso anno”, dice il CEO delle Finestre. Il presidente, Ed Zander, ha abbandonato la società e la pressione di Linux nella fascia bassa del mercato é superiore a quella esercitata dalla stessa MS.
Secondo Ballmer, la prossima mossa di MS sarà rendere Office lo strumento definitivo per i knowledge workers, e in questo senso é arrivata lo scorso anno l’inserimento in Office XP di Sharepoint Team Services. “Dobbiamo continuare fare meglio e innovare per spingere le persone ad upgradare”.
Ballmer conclude dicendo che i tassi di crescita di MS non sono ai massimi livelli, le vendite di Office XP e Windows XP sono buone (lo scorso mese é riuscita a vendere 60 milioni di licenze di Office XP), e l’unica maniera di mantenere queste quote é l’intervento deciso contro la pirateria.
[A cura di Marco Centofanti]