Forse è scoppiata la pace in uno dei settori più significativi della rete. I sistemi di messaggistica in tempo reale, come iChat di Apple che si basa sui server di America OnLine, hanno da sempre costituito il baluardo delle tecnologie proprietarie in uno spazio, come quello della rete, in cui invece la norma sono gli standard aperti.
Adesso, grazie a una iniziativa di Microsoft, si è raggiunto un primo punto di sintesi, anche se limitato ai servizi per le aziende. E’ infatti disponibile il Live Communications Server di Redmond, che permette di costruire un sistema locale di messaggistica indipendente dal client. I differenti protocolli di Msn Messenger, Yahoo Messenger e Aim (di America OnLine) diventano così compatibili in ambito locale.
Rimane da risolvere la questione della rete, anche se da tempo esistono soluzioni di terze parti che consentono di collegare insieme più identità digitali differenti e metterle in contatto. In realtà , uno dei più acerrimi nemici di uno standard unificato è Yahoo, che sistematicamente aggiorna i protocolli proprietari per evitare a questi “cloni” di terze parti di garantire il servizio.
Ma la posta in gioco è notevole: l’identità digitale di questi sistemi consente di ottenere forme di collaborazione in tempo reale, sincrona cioè, di notevole efficacia non solo tra uffici differenti ma anche all’interno della stessa struttura. Uno dei maggiori limiti alla diffusione del sistema è sempre stata la non interoperabilità . Apple ha dimostrato, invece, agganciando il suo iChat ad Aol, che è solo una questione di volontà il realizzarla. E che i vantaggi di una competizione tra i client più che tra i server è anche proficua: molti utenti di AIM utilizzano iChat su Mac anziché il proprio client perché consente di ottenere migliori performance e di avere collegamenti audio e video di qualità notevole.
Si avvicina dunque il momento in cui sarà possibile dialogare senza limiti tra buddies anche di sistemi differenti? E’ presto ancora per dirlo, ma la tendenza sembrerebbe essere quella.